Milan, la trattativa che ha portato alla cessione del 48% delle azioni del club al gruppo guidato dal broker thailandese, Bee Taechaubol, sono state stancanti, a tratti estenuanti, ma alla fine un primo obiettivo è stato raggiunto.
Questo, soprattutto grazie al lavoro di intermediari come Licia Ronzulli e alla volontà di Silvio Berlusconi e di Bee Taechaubol di trovare un accordo per il bene del Milan .
Silvio Berlusconi e Bee Taechaubol, due imprenditori pronti ad unirsi pur di fare in modo che il Milan ritorni ad essere una big sia in Italia che in Europa e che allo stesso tempo conquisti nuovi mercati a cominciare da quello cinese.
“Mr. Bee l’ho conosciuto durante il mio mandato di europarlamentare. È zen. Non si scompone davanti a nulla, neppure davanti ai problemi enormi. È sempre serafico, tranquillo. Riflette, si prende il suo tempo, e dopo un pò da la sua risposta. È molto garbato ma al contempo molto molto determinato. Mr. Bee ha avuto sempre grande stima e ammirazione per Berlusconi. Bee apprezza di Berlusconi l’attività imprenditoriale, il carisma e l’uomo, a Berlusconi invece è piaciuto lo stile, il modo di operare e l’educazione del broker thailandese. A questo punto, come è ovvio, è bastata una stretta di mano“. Ecco cosa ha detto Licia Ronzulli, l’europarlamentare che ha fatto anche mediatrice tra Mr. Bee e Silvio Berlusconi, ad ‘Affaritaliani.it’.
Ora più che mai serve programmare il futuro del Milan, a cominciare dallo stadio. Su questo argomento la Ronzulli ha detto: “No, non è vero che mr. Bee preferisca San Siro. È vero che sia il presidente Silvio Berlusconi che Mr. Bee concordano sul fatto che una squadra con stadio di proprietà la rende più redditizia e quindi più appetibile per la Borsa. Ma che Mr. Bee preferisca San Siro o si sia espresso contro il nuovo stadio, è una falsità“.
Dunque, a quanto pare tra Silvio Berlusconi e Bee Taechaubo c’è sintonia su tutto: stadio, rinforzi per la squadra e valorizzazione del brand Milan.