Napoli, De Laurentiis: "Altro che restyling, faccio un nuovo San Paolo"

Napoli, nonostante la sconfitta di ieri sera contro il Nizza per tre a due, il presidente del club partenopeo, Aurelio De Laurentiis, sembra pieno di energie e pronto a far…

napoli bilancio 2017

Napoli, nonostante la sconfitta di ieri sera contro il Nizza per tre a due, il presidente del club partenopeo, Aurelio De Laurentiis, sembra pieno di energie e pronto a far tutto ciò che è nelle sue possibilità per dare al Napoli e ai suoi tifosi, tutto ciò che può renderli felici e competitivi.

Uno di questi è il San Paolo, questione particolare che il numero uno del Napoli tiene molto a cuore. La scorsa settimana, la società azzurra ha presentato tutte le carte per il piano di fattibilità in merito al restyling del San Paolo al Comune ed ora tocca alla giunta di De Magistris decidere.

A ‘Radio Kiss Kiss’ il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, si è voluto soffermare particolarmente sul progetto riguardante il restyling del San Paolo, ed ha detto: “Più che un restyling è un progetto preciso. Abbiamo consegnato tutte le carte rispettando i termini entro il 31 luglio. Abbiamo voglia di dare una nuova anima allo stadio San Paolo. Nelle prossime settimane procederemo con il rinnovo della convenzione che abbia la durata per poter continuare ad andare avanti con l’inter legislativo che comprende tre momenti ben precisi. Sarà uno stadio da 41mila posti, sarà identico come capienza allo Juventus Stadium. A bordocampo stiamo pensando di portare una parte dei distinti, ho tante altre idee che svilupperemo in seguito, tra cui diverse attività commerciali. Vorrei che lo stadio fosse l’inizio per rimettere in piedi un discorso sul sud, essendo Napoli una regina di povertà del sud“.

Ascoltando le dichiarazioni di De Laurentiis, il Napoli sarebbe realmente pronto a dare un nuovo volto alla fatiscente struttura di Fuorigrotta, con una novità, ovvero i 41mila posti a sedere: “Sono convinto – ha detto De Laurentiis – che nei prossimi 5 anni il numero degli spogliatoi si ridurrà tantissimo per motivi che non sto qui a spiegare. Credo che lo stadio virtuale prenderà sempre più spazio rispetto allo stadio reale, questo sta avvenendo già nel cinema e in altri settori ancora. Addirittura credo che 41mila posti siano eccessivi, di solito ho sempre indovinato. Se riusciremo a iniziare i lavori nella prossima primavera, e tenendo conto che noi giocheremo comunque nello stadio, potremmo finire nel 2018, speriamo. Ma da qui al 2018 quante regole saranno cambiate nel mondo del calcio mondiale? E quanto saranno cambiati gli intenti del mondo del calcio reale e virtuale? Bisogna fare uno stadio a misura del frequentatore. Noi tra due anni lo inaugureremo, ma poi dovrà durare 20 anni e non dovrà diventare obsoleto“.

Il numero uno del Napoli deve pensare in questo momento anche ad altre due questioni inerenti lo stadio San Paolo: la convenzione con il Comune e la campagna abbonamenti per la stagione 2015/2016. In merito ad entrambi gli argomenti, il numero uno azzurro ha detto:  “E’ un argomento che mi mette grande imbarazzo. La Uefa ci imponeva di avere la certificazione entro il 30 giugno e noi abbiamo dovuto chiedere la disponibilità dello stadio di Palermo per l’iscrizione alla Uefa. Queste sono le cose ridicole di una città come Napoli. Finché io non avessi consegnato il progetto architettonico unitamente a quello economico-finanziario al comune, non scattava l’ipotesi di iniziare una convenzione transitoria. Mi auguro che nelle prossime settimane il comune mi possa dare questa convenzione transitoria. Se io non ho le carte ok come faccio a fare una campagna abbonamenti? La faccio per quale stadio? Mi sono consultato con i nostri, abbiamo deciso di aspettare perché nulla di peggio sarebbe stato fare una campagna abbonamenti e giocare a Palermo. Quando abbiamo capito che saremmo rientrati nei termini, con Fomisano abbiamo deciso di dare corso alla campagna abbonamenti, in cui premieremo gli spettatori più fedeli: per loro prezzi invariati rispetto agli anni scorsi, prezzo maggiorato invece per chi si abbonerà per la prima volta. Da un lato si pretende di fare gli stadi nuovi, dall’altra vi ricordo che a volte ho anche messo biglietti in vendita a 5-7 euro. Quest’anno abbiamo voluto dividere i prezzi in tre sessioni, per chi non sarà abbonato: partite di grandissimo cartello, partite di cartello e partite minori, anche se per il tifoso vero non esistono partite meno importanti di altre”.

De Laurentiis sa però fin troppo bene che, a prescindere da come andranno le cose con il Comune di Napoli, ciò che interessa maggiormente ai tifosi è il rafforzamento della squadra. Su tale argomento, il numero uno partenopeo, sempre ai microfoni di ‘Radio Kiss Kiss’, ha detto:  “Stiamo cercando di colmare quel gap di differenza che c’è ancora sulla fase difensiva. Sono molto contento di Hysaj, perché è uno che da centrocampo protegge verso la porta, non ha accelerazioni verso la porta avversaria. Lui non ci lascia mai scoperto nella difesa a quattro, ecco perché di questo acquisto sono arciconvinto e molto contento. Adesso dobbiamo insistere su difensori centrali e su eventuale inserimento laterale, vediamo il mercato cosa offrirà senza dimenticare che dobbiamo anche pensare alle uscite. Col ds Giuntoli non si parla solo di mercato ma di esigenze“.