Milan Mr Bee, il "tifoso" Salvini è favorevole per tornare a vincere

Milan – Mr Bee, un nuova avventura societaria a cui Salvini è favorevole. Il leader della Lega Nord Matteo Salvini non ha mai nascosto la sua passione per il Milan

napoli bilancio 2017

Milan – Mr Bee, un nuova avventura societaria a cui Salvini è favorevole. Il leader della Lega Nord Matteo Salvini non ha mai nascosto la sua passione per il Milan di cui ha spesso discusso anche con il patron rossonero Silvio Berlusconi in occasione dei diversi incontri politici che tengono periodicamente. Il politico ha così voluto dire la sua anche sull‘ingresso in società del thailandese Mr Bee e il suo parere è stato positivo.

In attesa che il closing tra Milan e Mr Bee avvenga entro fine settembre, Salvini vuole quindi guardare al futuro della squadra: “Se ho mandato un messaggino a Berlusconi per chiedergli di non vendere? No, qui il tifoso viene prima. Pur di tornare a vincere può arrivare un thailandese, un portoghese, un filandese, basta che ci mette i soldi” – ha detto durante il suo intervento a Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano durante il format “ECG Regione”.

Pur non avendolo confermato, però, siamo quasi certi che in occasione di questi mesi in cui la trattativa tra Silvio Berlusconi e Mr Bee era in corso Salvini e l’ex premier abbiano parlato di quello che avrebbe potuto essere il futuro del Milan.

L’idea che il broker thailandese possa diventare parte integrante del nuovo cda del Milan piace non poco, sia a Salvini, che agli appassionati rossoneri che seguono la squadra da vicino in qualsiasi evento della stagione. Il politico già poche settimane fa si era detto felice del nuovo corso inaugurato dalla società di via Aldo Rossi a partire dalla stagione che sta per iniziare: il neo tecnico Sinisa Mihajlovic, che ha saputo ridare alla squadra grinta e voglia di lottare su ogni pallone, infatti, ha conquistato anche lui.

Dopo l’avvento di Pallotta alla Roma e Thohir all’Inter con questo accordo il calcio italiano si apre quindi sempre di più ai capitali stranieri con l’obiettivo di tornare al livello delle big europee.