Nuovo stadio Milan, a distanza di poche ore arriva la risposta dell’assessore del Comune di Milano, Majorino alle dichiarazioni di Maroni in merito al progetto presentato dal club rossonero.
“Leggo che Maroni è contrario alla mia proposta di valutare la collocazione di uno stadio nell’area dell’Expo. Ovviamente si può essere d’accordo o meno con la soluzione che io ipotizzo. Di certo però non possono essere utilizzati argomenti fasulli. Metterla in contrapposizione con progetti come quelli riguardanti l’Università non ha senso“. Lo afferma il candidato alle primarie del centrosinistra milanese, Pierfrancesco Majorino, rispondendo al governatore della Lombardia.
“Ho sempre pensato e detto che il progetto dell’Università – aggiunge l’assessore al Welfare – è la priorità. Ma esso si sviluppa solo in una porzione del sito. Il tema è dunque cosa facciamo nelle altre. E se pensiamo che l’ipotesi dello Stadio in Fiera sia l’unica possibile“.
Insomma, prerogative e progetti diversi ma soprattutto pensieri opposti su come debba esser gestito un progetto del genere che potrebbe portare dei benefici anche alla città di Milano oltre che al club rossonero.
“Son convinto – continua Majorino – che il Comune, grazie innanzitutto al lavoro del nuovo assessore all’Urbanistica, saprà affrontare le cose ragionando nel merito dei problemi, il mio sarà un contributo assolutamente costruttivo e animato da spirito di squadra. Non ho mai detto, infatti, che la mia ipotesi sia l’unica possibile. Ma non accetto che sopra la testa della città si decida il futuro di aree strategiche e questo, aggiungo, totalmente a prescindere dal fatto che sia candidato alle primarie“.
Dunque, la paura che la politica potesse frenare un progetto sportivo è diventata realtà. Il rischio è che alla fine, con il botta e risposta tra Comune di Milano e Regione Lombardia, a perderci siano soprattutto due entità: il Milan ed i milanesi.