Nessun effetto scudetto per la Juventus a Piazza Affari. Il titolo legato al club bianconero ha chiuso il primo giorno di quotazioni, dopo la conquista del quarto scudetto consecutivo, con un rialzo dell’1,71%: crescita abbastanza contenuta.
Risposta allineata ai risultati del campo, invece, per Roma e Lazio: i giallorossi, che hanno ritrovato il secondo posto, hanno guadagnato l’1,33% mentre la Lazio, sorpassata dalla Roma e incalzata dal Napoli, che nel posticipo di ieri ha travolto il Milan, ha perso addirittura il 6%. Il club biancoceleste, che ieri è stato fermato sul pari dall’Atalanta, dovrà infatti faticare per centrare il secondo posto che vale l’accesso diretto alla Champions League e un impatto stimato sui ricavi del prossimo anno di circa 45 milioni.
I mercati in qualche modo si aspettavano il titolo bianconero e la modesta crescita di ieri lo conferma. L’ultimo contratto è stato chiuso a 0,3092 euro. La crescita del titolo del resto è in atto dall’inizio del mese di febbraio, quando si è capito che la Roma non era più una antagonista credibile per la conquista dello scudetto.
Nelle settimane successive le proiezioni sul fatturato (prossimo a superare i 300 milioni di euro annui) alimentate anche dagli ottimi risultati in Champions (domani allo Stadium si gioca la semifinale di andata contro il Real Madrid alle 20.45) avevano spinto il titolo al rialzo.
Lo scorso 14 aprile chiudendo a 0,3384 la società bianconera ha toccato il suo record dell’ultimo triennio, per trovare una quotazione maggiore bisogna risalire al dicembre 2011, mentre è del novembre 2010 l’ultima volta che le azioni della Juventus sono state quotate sopra i 4 decimi di euro.
Sulla sponda romana piccola crescita della Roma mentre più consistente è la perdita della Lazio. Secondo le stime fatte nelle scorse settimane da Calcioefinanza.it la qualificazione alla Champions per la Lazio potrebbe valere fino a 45 milioni di euro, permettendo al fatturato di schizzare dagli attuali 80 milioni circa fino a 125 milioni con una crescita superiore al 50%.
Questo ovviamente al netto dell’ipotesi di qualificazione del Napoli o della Fiorentina alla prossima Champions League grazie alla vittoria dell’Europa League: se una delle due squadre dovesse andare in finale ed alzare la Coppa a Varsavia, infatti, la quarta italiana in Champions impoverirebbe le altre tre visto che i soldi destinati al market pool (il valore del mercato televisivo) verrebbero divisi per quattro anziché tre società.