Cessione Milan, Paolo Berlusconi: "Serve un gruppo economicamente forte"

Il momento è delicatissimo in casa Berlusconi. Arrivano offerte per i principali asset del gruppo Fininvest, sia per entrare in Mediaset che per acquistare il Milan. Ma se per la…

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Il momento è delicatissimo in casa Berlusconi. Arrivano offerte per i principali asset del gruppo Fininvest, sia per entrare in Mediaset che per acquistare il Milan. Ma se per la televisione i ragionamenti sono complessi e includono anche Pier Silvio e Fedele Confalonieri, la cessione del club di Via Aldo Rossi sembra sempre più vicina. Eppure Silvio rimane poco convinto dell’ipotesi di cedere la maggioranza del club in un colpo solo. Vorrebbe coinvolgere nel progetto le persone giuste. Per rilanciare il club e riportalo dove merita. Una visione condivisa da (quasi) tutta la famiglia, compreso il fratello Paolo Berlusconi.

Intervistato dal Giorno, l’editore e fratello minore di Silvio, ha spiegato che “in 29 anni abbiamo portato il Club in vetta al mondo. Con l’avvento dei magnati del petrolio, che ha radicalmente mutato le regole del mercato, ora c’è necessità di prenderne atto. Per continuare quella “meravigliosa avventura chiamata Milan” (come a noi piace definirla) bisogna investire diverse centinaia di milioni. E oggi, stante la crisi economica del nostro Paese, mi parrebbe addirittura immorale. Più saggio individuare un gruppo con grandi capacità economiche per far tornare il Milan ai livelli del passato, continuando magari a far parte della compagine azionaria”.

Ecco l’idea della famiglia, da tempo: cercare investitori che però lascino la maggioranza nelle mani di Berlusconi. Impresa ardua di questi tempi. Come ha dimostrato l’affare Thohir con l’Inter, gli uomini d’affari asiatici difficilmente vengono in Europa per offrire un supporto. Comprano, e poi vogliono comandare. Come è lecito che sia. E così le scelte toccherebbero a loro. Su quelle fatte dal fratello e dalla nipote, Silvio e Barbara, Paolo Berlusconi ha detto al Giorno: “Inzaghi è un cuoco che prepara le ricette con gli ingredienti che ha a disposizione. E poi il calcio non è matematica. Ci sono gli infortuni, il caso, gli errori di giocatori e arbitri. Allegri ha ereditato una squadra eccezionale, che già con Conte aveva fatto benissimo. A lui quindi solo gli auguri più sinceri, da italiano, di far bella figura in Champions League, e di riportare in Italia la coppa che per 5 volte la nostra famiglia ha regalato ai nostri tifosi”. Tifosi che oggi assistono al crollo della squadra in classifica e ad una situazione societaria sempre più complessa.