Gli scenari che potevano verificarsi al momento dei sorteggi per stabilire quali fossero gli accoppiamenti per le semifinali di Champions League erano vari, ed erano seguiti con grande attenzione da Nike e Adidas, che non smettono mai di sfidarsi nel mondo del marketing sportivo.
Entrambi infatti sponsorizzano due squadre, l’azienda americana il Barcellona e la Juventus, l’azienda tedesca invece il Real Madrid e il Bayern Monaco. Questo è già un risultato importante per entrambi i brand, che negli ultimi 4 anni non erano mai riusciti a raggiungere questo obiettivo. L’ultima volta in cui si è verificata questa situazione era la stagione 2010-2011, quando la Nike arrivò in semifinale grazie agli accordi con Barcellona e Manchester United, mentre l’Adidas grazie a quelli con Real Madrid e Bayern Monaco. La Nike inoltre ha avuto la possibilità di portare 3 squadre fino a questo punto della competizione, qualora l’Atletico Madrid fosse riuscito a qualificarsi a danno dei cugini. Questa “impresa” invece, negli anni recenti, è riuscita per ben due volte all’azienda tedesca, che nella stagione 2011-2012 e 2013-2014 poteva contare anche sul Chelsea. Questi dati sono emblematici, in quanto permettono di capire da vicino il ruolo delle due multinazionali nel mondo del calcio, evidenziando ancor di più l’importanza del binomio tra risultati sportivi e risultati commerciali. Qualora il Real Madrid non fosse riuscito a centrare la qualificazione infatti, sarebbe stato un brutto colpo per l’Adidas, che avrebbe fatto registrare il peggior risultato degli ultimi anni. A causa dell’effetto Manchester inoltre, l’azienda ha deciso di rivedere la propria strategia commerciale, decidendo di dedicare maggior attenzione alle nazionali e al mercato americano, dove è stata superata in termini di popolarità da un brand emergente, la Under Armour. Se Adidas non riuscisse ad arrivare alla finale della Champions League a Berlino, sarebbe un ulteriore problema, in quanto perderebbe ancora parecchia visibilità.