Kompany attacca il Fair Play Finanziario: "Vinceranno sempre gli stessi club"

Il capitano del Manchester City, Vincent Kompany, attacca il Fair Play Finanziario. Secondo il difensore belga il regolamento Uefa sulle finanze dei club consolida il potere di poche squadre, avvilendo…

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Il capitano del Manchester City, Vincent Kompany, attacca il Fair Play Finanziario. Secondo il difensore belga il regolamento Uefa sulle finanze dei club consolida il potere di poche squadre, avvilendo una competizione che rimarrebbe così priva di reale interesse. Lo sfogo del capitano del Manchester City arriva dopo la cocente sconfitta rimediata ieri nel derby contro lo United per 4-2. Non si sa se l’impossibilità di rivincere la Premier e l’addio prematuro alla Champions per mano del Barcellona, abbiano fatto da detonatore alla frustrazione del giocatore.

Tuttavia, secondo il difensore belga, le regole imposte dalla Uefa rappresenterebbero un limite ingiustificabile che precluderebbe le ambizioni di chi, nel calcio, vuole davvero investire tempo e, ovviamente, denaro.

E’ anche la politica del Manchester City, nelle mani dello sceicco Mansour dal 2008, che, grazie ad investimenti sempre più massicci e orientati al rafforzamento qualitativo della rosa, è riuscita a vincere due titoli di Premier (2012, 2014) spezzando il dominio dei plurititolati cugini dei Red Devils, fino a quel momento padroni indiscussi del calcio inglese. Tuttavia, nel maggio dello scorso anno sono arrivate anche le prime sanzioni da parte dell’organo di governo del calcio europeo, che ha multato i Citizens (assieme al Psg) per 60 milioni di euro, imponendo, inoltre, sia la riduzione in larghezza della rosa impiegabile nelle gare in campo internazionale sia un tetto limite alla spesa sul mercato.

Secondo il capitano del Manchester City, il Fair Play Finanziario avrebbe solo l’effetto di cristallizzare i rapporti di forza esistenti e  non di voler assicurare l’equilibrio economico del calcio favorendo i principi dell’autofinanziamento. Al Sunday Telegraph il belga ha infatti dichiarato:”Se si entra nel mondo degli affari, non si può dire a nessuno che non può investire“.

E ancora:”Club e tifosi devono essere tutelati. Ma la logica è: se vinci qualcosa hai più tifosi e se hai più fans hai più ricavi. Questo non è un modo stupido di pensare al business. So che serve una regolamentazione ma cosa cambia nei piani alti? Quando sono arrivato in Inghilterra le solite 4 si giocavano i campionato. Sempre le solite. Il Fair Play Finanziario protegge chi può spendere“.

Poco tempo fa C&F informava su come i club europei vorrebbero cambiare il concetto di Fair Play Finanziario per favorire anche l’ingresso di nuovi capitali stranieri.