Stadio San Siro, col diritto di superficie i ricavi non crescono

Stadio San Siro – Lo Stadio San Siro è da anni la casa di Milan e Inter, ma oggi la leggendaria “Scala del Calcio”, come è anche meglio conosciuta, rischia…

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Stadio San Siro – Lo Stadio San Siro è da anni la casa di Milan e Inter, ma oggi la leggendaria “Scala del Calcio”, come è anche meglio conosciuta, rischia di perdere uno dei suoi due inquilini d’eccezione, i rossoneri di Silvio Berlusconi. Sempre se il Milan dovesse vincere la concorrenza degli altri pretendenti all’area del Portello, dove andrebbe a sorgere il nuovo avveniristico impianto tanto voluto da Lady Berlusconi. Nonostante l’Inter di Thohir sia stato il primo club di Milano a voler abbandonare lo Stadio di San Siro, il club nerazzurro è diventato adesso il suo primo sostenitore, decidendo di voler rimanere a giocare all’interno dello storico impianto ancora per molto tempo.

Anche il “ritorno di fiamma” tra Moratti e la Beneamata non potrà allontanare, di nuovo, l’Inter dalla sua storica casa. La notizia lanciata dalla Gazzetta dello Sport e confermata da Calcio&Finanza è risuonata come un “petardo in chiesa” negli ambienti sportivi e non. Il piano dell’ex numero uno consisterebbe in una struttura ben studiata in cui l’ex presidente non aumenterebbe la sua quota nel club come socio di maggioranza relativa, 29,5%, cosa che gli consentirebbe di non spendere un centesimo per riportarsi al timone dell’Inter, mentre il 70% attualmente nelle mani di Thohir verrebbe acquistato da una società ad hoc, in cui confluiranno le quote dell’azionariato popolare. Popolare in un certo senso visto che il veicolo prevederebbe che ci siano diversi livelli di ingresso nel capitale con diverse classe di azioni a seconda di quanto un tifoso vuole investire.

Stadio San Siro, rientrerebbe nei piani di spending review del club nerazzurro

La spending review di Massimo Moratti, qualora dovesse ritornare in sella al club nerazzurro, influenzerebbe anche l’acquisizione dello Stadio San Siro. La strategia, che comunque è stata sposata anche dallo stesso Erick Thohir, sarebbe quella di passare attraverso l’acquisizione del diritto di superficie, la medesima soluzione adottata tra Juventus e Comune di Torino nel 2003, che portò, poi, alla realizzazione dello Juventus Stadium. Calcio&Finanza ne ha parlato con Alan Rizzi, consigliere del Comune di Milano, molto vicino alla trattativa tra il club di Thohir e la città lombarda. “L’assessore Bisconti, dopo le indiscrezioni apparse sui giornali, ha confermato che l’idea non sarebbe quella di vendere, ma quella di concedere il diritto di superficie dello Stadio San Siro, che tra le altre cose è un diritto reale, ovvero si dispone del bene, se ne può usufruire e accedere al credito, ma non si può poi venderlo“. Una soluzione che piace, dato che comprare in toto lo Stadio San Siro sarebbe un’ipotesi, al momento, quasi irrealizzabile. “Oggi non c’è nessuna squadra disposta a comprare “un carrozzone”, come lo stadio San Siro, spendendo più del dovuto“, aggiunge Rizzi. Essendo stato costruito con soldi pubblici lo Stadio San Siro non “avrebbe prezzo”, o meglio l’amministrazione comunale non si sbilancerebbe in una reale valutazione.La soluzione migliore sarebbe imporre all’Inter, il Milan qualora l’asta al Portello andasse male, un diritto di superficie con un investimento importante per la durata di 99 anni estendibili, per mantenere i costi di gestione che metta in condizione il Comune di Milano di conservare il bene, di manutenerlo senza tirare fuori i soldi pubblici, per poi rientrare in possesso della proprietà, una volta che il diritto di superficie è concluso“. Ma anche questo tipo di soluzione, non a costo zero per l’Inter, ma comunque “più economica” rispetto a metter in piedi un nuovo Stadio San Siro, non è così semplice da realizzare. “Se noi amministratori, essendo una delibera che dovrà essere votata dai consiglieri comunali, dovessimo fissare un prezzo per l’area e il suo usufrutto come faremo? Stimare un prezzo è molto difficile, ci vorrebbero degli esperti del settore, che non sarebbe comunque garanzia di non creare un danno molto ingente all’erario del Comune di Milano“.  Ottenere il diritto di superficie per 99 anni non consentirebbe, quindi, ai nerazzurri di assumerne l’assoluta proprietà, rimanendo sempre un passo indietro rispetto alle altre big europee.

Stadio San Siro, niente a che vedere con i giganti spagnoli

Questo modus operandi, comunque, non modificherebbe i ricavi dell’Inter provenienti dallo Stadio San Siro, dato che non ne potrebbe sfruttare le potenzialità garantite, invece, da uno stadio di proprietà. Nel corso della stagione 2013/2014 lo Stadio San Siro ha garantito, infatti, 11,86 milioni, in aumento dai 10,46 milioni della stagione 2012/13. Ricordiamo che l’impianto milanese ospita due grandi club e molti eventi internazionali anche extra-sportivi. Più nel dettaglio nella stagione 2013/14 i ricavi di M-I Stadium, la società che gestisce lo Stadio San Siro per Inter e Milan, sono stati pari a 19,61 milioni, ma circa 8 milioni sono relativi al contratto di service management stipulato con le due milanesi, che versano pertanto tale canone alla loro controllata, che a sua volta paga un affitto di circa 2,5 milioni ai due club per l’utilizzo degli spazi. Lo probabile dipartita dallo Stadio San Siro dei cugini del Milan cambierebbe le cose, dato che l’Inter si troverebbe da sola a gestire l’impianto meneghino, senza vedere l’ombra di un soldo proveniente dall’Europa, visto che l’attuale andamento in campionato non garantirebbe agli uomini di Mancini di poter disputare la prossima stagione in Europa. L’Inter, che lo scorso anno non ha disputato le coppe, si trova nella paradossale situazione di essere stato il club italiano con più spettatori presenti in media nelle gare interne, ma di avere ricavi da gare per circa la metà di quelli della Juve.

Le società italiane si trovano nelle posizioni di rincalzo sia nella classifica dei ricavi da stadio sia in quelle relative alle presenze medie allo stadio. Real Madrid, Barcellona, Manchester United dominano la classifica dei ricavi da stadio, ma si posizionano anche al vertice nella graduatoria sulle presenze medie allo stadio. La scorsa stagione Real Madrid e Barcellona hanno incassato rispettivamente 131,5 e 128,5 milioni (il dato comprende anche le partite disputate nelle coppe e europee e in coppa del Re). Dal punto di vista delle presenze medie allo stadio, invece, i blancos campioni d’Europa, con una media spettatori di 71.558 e una percentuale di riempimento del Santiago Bernabeu dell’84%, si piazzano subito dietro al Barcellona, che nell’ultima stagione ha potuto contare su una presenza media di 72.116 spettatori, anche se la percentuale di riempimento è solo del 73%, essendo il Camp Nou più capiente. Il Manchester United, secondo nella graduatoria generale per presenze medie (75.207 con un load factor dell’Old Trafford del 99%) ricopre la stessa posizione anche nella classifica dei ricavi da stadio con 129,7 milioni, facendo meglio del Barcellona e dell’Arsenal, che in anche virtù di una politica di prezzo elevata è riuscito a incassare 120,2 milioni con un numero di spettatori medi inferiori a quelli dei Red Devils (60.013 con una percentuale di riempimento dell’Emirates Stadium del 99%).