Da quando Urbano Cairo si è seduto sulla poltrona di numero uno del Torino, lo ha promesso: sarà lui a riportare all’antico splendore il Filadelfia. Dopo anni di progetti e lavori mai iniziati, si vedono non solo le promesse, ma anche i primi soldi.
I soldi di Comune e Fondazione Mamma Cairo divisi in 3 tranche
La notizia, data dal portale Toronews.it, trova conferme raccolte da Calcio&Finanza nel club granata. La Fondazione Mamma Cairo, dedicata alla madre del presidente del “Toro”, ha versato alla Fondazione Filadelfia i primi soldi per la ricostruzione dell’impianto che fu del Grande Torino e da anni abbandonato. Nel dettaglio, si tratta di 1 milione di euro in totale, che la Mamma Cairo verserà in tre tranche. La prima è già stata versata, per un importo di poco più di 300mila euro.
Anche il Comune di Torino sarà impegnato dal punto di vista economico. Come fanno sapere dal club, l’accordo tra le parti prevede che ogni volta che il Comune pagherà la sua quota, anche la Fondazione Mamma Cairo versi la propria tranche. Cairo così ha tenuto fede al proprio impegno dopo un anno esatto: la notizia sui costi del nuovo Filadelfia era stata data il 20 marzo 2014, giorno dell’approvazione del bilancio 2013 della Fondazione Filadelfia da parte dello stesso Cairo, del sindaco Piero Fassino e del Governatore del Piemonte Roberto Cota. Anche la Regione sarà impegnata a versare la stessa cifra del Comune, tramite un mutuo: i soldi arriveranno, secondo gli accordi, entro il 31 marzo.
La struttura sarà a carico del Torino
Di certo, fanno sapere dal Torino, c’è che Cairo si farà carico sia dell’affitto da pagare per la struttura (non si sa ancora a quanto ammonterà, ma sarà a prezzo di mercato), sia delle spese per la manutenzione.
Ci sono ancora alcuni nodi da sciogliere. Il primo, essenziale, riguarda la società che si aggiudicherà i lavori: questa verrà nominata dal Collegio dei fondatori della Fondazione Filadelfia e sarà quella che avrà vinto il bando di gara. Una volta partiti i lavori, andranno sbloccate altre due situazioni. La prima riguarda la destinazione d’uso del nuovo “Fila”, che sarà dotato di due campi da gioco. Di certo verrà usato per gli allenamenti della prima squadra, mentre prima di dire per certo che vi giocherà anche la Primavera granata, dal club invitano alla prudenza. La questione è legata all’usura dei campi: ogni tanto, quando uno verrà tenuto a riposo per permetterne la rizollatura, si dovrà passare all’altro e non è quindi detto ci sia spazio sia per la prima squadra che per i ragazzi. Inoltre, Cairo vuole inserire all’interno della struttura il museo del Torino, ma su questo punto non ci sarebbe ancora accordo con tutte le parti.
Obiettivo: inaugurazione a ottobre 2016
L’idea era quello di inaugurare lo stadio entro un anno: per il 4 maggio, giorno della tragedia di Superga. Ora c’è un nuovo obiettivo, fanno sapere dalla società: ottobre dell’anno prossimo. Un mese che è un altro simbolo granata: il vecchio e caro “Fila”, come lo chiamano i tifosi del Torino, venne inaugurato proprio in questo mese del 1926, con un’amichevole contro la Fortitudo Roma.