Real Madrid, per il "nuovo" Bernabeu il club spera in una modifica all'attuale normativa

Il Real Madrid sta ancora cercando di digerire la battuta d’arresto legale che ha stroncato la sua…

Il Real Madrid sta ancora cercando di digerire la battuta d’arresto legale che ha stroncato la sua intenzione di ristrutturare il Santiago Bernabéu e starebbe pensando alle soluzioni per poter sbloccare la situazione. Poche, a dir la verità: la dirigenza del club merengues infatti, come sottolinea il quotidiano sportivo As, spera in un cambio di normativa per poter finalmente dare avvio ad un progetto di rinnovo davvero molto affascinante. Tuttavia, gli ostacoli alla realizzazione dei lavori ci sono, e non di poco conto. Il giudizio del Tribunale di Giustizia Superiore di Madrid (TSJM) infatti ha dichiarato nulla la specifica modifica della pianificazione territoriale approvata dapprima dal Consiglio Comunale e poi dalla Comunità nel novembre 2012 per consetire al club di realizzare i lavori di copertura del Bernabeu, di costruire un centro commerciale di 12.250 metri quadrati sulla facciata della Castellana e un parcheggio da 600 posti (che il Real avrebbe gestito direttamente dietro pagamento di un canone annuale). Secondo l’accordo di modifica poi, il Madrid cedeva un terreno di sua proprietà ad Opañel (Carabanchel), la superficie del centro commerciale La Esquina in cui sarebbe stata creata una zona verde.

Lo scenario che impedisce il rinnovo del Santiago Bernabèu

Il problema, tuttavia, nasce da lontano.Tutto è iniziato nel 1998 la Città di Madrid e il Real Madrid si accordano infatti per uno scambio attraverso di terreni secondo il quale il club avrebbe ceduto 30.000 metri quadrati della sua Città dello Sport e ricevuto in cambio due lotti, di cui uno a Las Tablas. Nel 2003 il Consiglio Comunale ritenne poi di non poter concedere quella terra ad un ente privato. Nel novembre 2012 il sindaco di Madrid era (come lo è tutt’ora) Ana Botella, succeduta a Alberto Ruìz Gallardón (nel dicembre 2011, con quest’ultimo chiamato al ruolo di Ministro della Giustizia nel governo Rajoy), che, a sua volta, presiedeva il Concistoro che approvò l’accordo tra il Consiglio comunale e il Real Madrid (novembre 2011) con il quale si indennizzava il club blancos per 22,7 milioni per la mancata cessione del lotto a Las Tablas: da qui deriva l’investigazione dell’Unione europea che da qualche anno indaga appunto sugli scambi di proprietà che avrebbero spianato la strada al progetto del club di Perez.

Per questo il Real Madrid si augura che il Consiglio comunale e il Comune modifichino le regole per adattarsi a quello che prescrive la “Legge sul suolo” dell’ordinamento spagnolo, che produrrebbe la formula legale per un’altra modifica del Piano generale per un progetto ritenuto molto utile per la città . Tuttavia, il tempo non è molto: le elezioni municipali sono infatti previste per il prossimo 24 maggio. Tutto quello che bisogna fare per riavviare il progetto le scadenze non ci danno il tempo di risolvere nulla prima di giugno“, ha detto proprio ieri il sindaco Ana Botella, secondo la quale, dunque, è impossibile che arrivi la modifica della normativa in questa legislatura . Nel frattempo, Ignacio Gonzalez, presidente della Comunità, ha dichiarato seccamente: Noi non ricorreremo. Bisogna vedere come adattare il progetto alle regole”. Bloccata anche la soluzione alternativa per la quale il Real effettui una controprestazione in denaro anziché cedere il terreno di Opanel: anche in questo caso sarebbe infatti sempre necessaria una modifica alla norma.

Fabio Colosimo