Juventus, Marotta: "Il primo obiettivo resta lo scudetto"

“E’ sempre la Champions l’obiettivo principale dalla Juventus? Il primo obiettivo è quello di vincere lo scudetto e, sicuramente, consolidarci nei primi due posti, quanto meno, per poterci garantire…

Juventus primo trimestre

“E’ sempre la Champions l’obiettivo principale dalla Juventus? Il primo obiettivo è quello di vincere lo scudetto e, sicuramente, consolidarci nei primi due posti, quanto meno, per poterci garantire la permanenza anche nella futura stagione di Champions League”. Lo ha dichiarato ai microfoni di Sky Sport, nel pre-partita l’amministratore delegato della Juventus Giuseppe Marotta. “La Champions è un torneo, non dobbiamo nascondere che esistono dei valori, e onestamente, la Juventus non ha un valore, competitivamente parlando, elevato, come possono essere Real Madrid, Bayern Monaco, Barcellona. Però, è un torneo e come tale ci sono circostanze favorevoli che hanno un peso rispetto a un campionato, dove invece, a mio giudizio, i valori emergono alla fine e vince sempre la squadra migliore in assoluto. In Champions ci sono anche, come dicevo, circostanze favorevoli, situazioni particolari che vengono vissute in modo positivo o negativo a seconda della partita”.

Ci può essere il passato ad influire sulle certezze dalla Juventus in Champions League? “Non credo”, ha risposto Marotta, “Io credo che sia una questione di esperienza, ma anche di valutare che abbiamo degli avversari che sono molto più impegnativi rispetto a tantissime squadre di Serie A, al di là del valore che possono rappresentare. L’approccio che hanno queste squadre, è un approccio direi, agonisticamente parlando, motivazionale molto alto. Noi dobbiamo essere bravi in questo, soprattutto, perche’ tecnicamente le squadre italiane non hanno nulla da invidiare a tantissime altre squadre. Però, l’approccio, l’abbiamo visto anche con altre squadre che hanno partecipato, come la Roma, settimana scorsa, probabilmente l’esperienza, la motivazione, l’approccio, sono elementi fondamentali, che spesso vengono sottovalutati da tutte le squadre”.