In Grecia Tsipras ferma il campionato: troppa violenza negli stadi

Crisi economica e crisi del calcio: due facce della stessa medaglia. In Grecia infatti, non si combatte solo contro la recessione, che ha messo in ginocchio un intero…

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Crisi economica e crisi del calcio: due facce della stessa medaglia. In Grecia infatti, non si combatte solo contro la recessione, che ha messo in ginocchio un intero paese; si combatte anche una partita nella partita, anch’essa piuttosto insidiosa: quella della violenza negli stadi, un problema che ha costretto Tspiras a interrompere con urgenza lo svolgimento del campionato ellenico.

Il derby di Atene la goccia che ha fatto traboccare il vaso

Lo stop è obbligatorio. I recenti episodi di violenza che hanno caratterizzato l’ultimo derby di Atene tra Panathinaikos e Olympiakos (culminata con 11 arresti, cariche della polizia, giocatori colpiti in testa da oggetti lanciati dalle tribune) sono stati la goccia che ha fatto traboccare un vaso pieno zeppo di episodi analoghi. Si perché, con questa sospensione, il torneo greco è al terzo stop dell’anno. Tanto, troppo per un paese che non vive il suo momento migliore nemmeno nello sport. Tsipras ha preso la difficile ma necessaria decisione dopo un confronto con il ministro dello Sport Stavros Kontonis e il presidente della Super League Borovilos.

Tempi incerti, se la violenza continua, il prossimo campionato non comincerà

I tempi della sospensione del campionato sono incerti ed è ancora tutti da definire la data in cui si potrà ricominciare a giocare: “Il governo vuole che le partire riprendano il prima possibile, ma per questo vuole vedere un’immediata reazione da parte di tutti noi“, ha spiegato Borovilos, che ha annunciato poi che nuove misure di sicurezza saranno studiate per garantire la sicurezza negli stadi del paese. Il viceministro dello Sport Stavros Kontonis ha tuonato che “se tutti i 18 club non introdurranno ticket elettronici e telecamere di sicurezza durante le partite” il prossimo campionato non comincerà neppure. Al vaglio del Governo greco, infine, anche la tessera del tifoso, sul modello italiano.