Ghana, i bonus "mondiali" agitano ancora la Federazione

Ghana-Il Mondiale 2014 scuota ancora il calcio ghanese, soprattutto per una questione sorta dai premi destinati alla nazionale africana. Quella che, in sostanza, mise in…

under armour Barcellona

Ghana-Il Mondiale 2014 scuota ancora il calcio ghanese, soprattutto per una questione sorta dai premi destinati alla nazionale africana. Quella che, in sostanza, mise in dubbio anche la partecipazione al torneo e portò ad una sanzione disciplinare Sulley Muntari e Kevin Boateng. La FA ghanese infatti, ha sottolineato che sarà in grado di pagare il denaro preso in prestito dal governo, circa 3 milioni di dollari, che, si dice, fu recapitato alla rosa ufficiale addirittura su un aereo.

Il problema premi del Ghana alla Coppa del Mondo

Alla Coppa del Mondo, giocata la scorsa estate, i giocatori del Ghana si sarebbero rifiutati di giocare se il premio partecipazione non fosse stato pagato in anticipo. Questo portò ad una situazione di stallo tra la FA e i giocatori africani che temevano che, una volta che la Coppa del Mondo fosse giunta al termine,  non avrebbero ricevuto il corrispettivo. La situazione è stata risolta quando il governo del Ghana prestò alla FA il denaro, circa 3 milioni in contanti, per evitare un clamoroso ammutinamento della spedizione in Brasile, comunque condotta con risultati altalenanti e terminata con l’eliminazione al primo turno.

Tuttavia, il presidente della Federazione Kwesi Nyantakyi, da sempre ha sostenuto che il denaro sarebbe stato rimborsato secondo l’accordo con il governo, cioè, in sostanza, quando l’associazione nazionale avrebbe ricevuto il premio partecipazione dalla FIFA (che, da parte sua, nel panico di un’eventuale no dei giocatori africani, si disse disponibile a pagare le quote detraendole poi dal premio destinato alla Federazione). 

Per i Mondiali del 2010 la FA del Ghana si accordò col governo

I giocatori, per prendere parte al mondiale di Brasile 2014, avevano inizialmente richiesto un premio di 120.000 dollari, mentre, presumibilmente, la Federazione aveva concordato che 100.000 dollari  finissero nelle tasche di ogni giocatore. Tuttavia, il governo ha approvato un premio più basso, pari a 82.500 dollari, cifra che poi è stata comunicata ai giocatori già nel mese di marzo. Una somma che, seppur non fosse in linea con le richieste del gruppo spedito in Sud America, registrava un aumento del 10% sul premio che gli stessi giocatori ghanesi ottennero per rappresentare il loro paese alla Coppa del Mondo 2010 in Sudafrica (75 mila dollari).

Il problema tifosi del Ghana

Ottenere la disponibilità dei giocatori a prendere parte alla competizione non è stato, in realtà, l’unico problema che si è posto di fronte alla gestione della federazione del Ghana. L’inchiesta sullo scarso rendimento della squadra nazionale in Coppa del Mondo, ha messo in evidenza certe discrepanze anche nei numeri relativi al gruppo di supporters che sarebbe stato ufficialmente inviato in Brasile.

Anziché 612 tifosi, previsti inizialmente, ben 696 trovarono posto su voli charter per sostenere la squadra ai Mondiali. Ma la questione si è fatta più problematica quando gli stessi avrebbero dovuto tornare in patria. La compagnia Travel Matter, African Origin e Sport Tourism e Kenpong Travel and Tours formarono un consorzio di prefinanziamento del viaggio di ritorno per i tifosi, da rimborsare in un secondo momento. Tuttavia, l’accordo non fu rispettato in quanto i sostenitori sponsorizzati ufficialmente dal governo rimasero bloccati in Brasile e in Ghana tornò la parte in più che si era unita alla spedizione. Con la conseguenza che alcuni ghanesi dovettero chiedere asilo politico alle autorità brasiliane.

 Fabio Colosimo