Alessandro Lucarelli, Massimo Gobbi, Antonio Mirante e Roberto Donadoni sono stati sentiti dalla Procura di Parma nella mattinata di venerdì, in qualità di persone informate dei fatti. Mentre la squadra si ritrovava alle 9.30 a Collecchio per l’allenamento in vista della gara col Genoa (ancora in dubbio), il capitano e i vice-capitani, insieme all’allenatore, sono stati sentiti dal Pm Dal Monte che sta conducendo l’indagine su quello che è avvenuto in questi mesi a Parma.
Ghirardi va all’attacco
In un’intervista alla Gazzetta dello Sport, l’ex proprietario del Parma Calcio ne ha per tutti. Per i dipendenti, che lamentano stipendi non pagati da un anno (“Ho pagato fino a novembre”). Per chi dice che il buco nei conti è enorme (“200 milioni? Una balla”). E per Taci, al quale ha venduto il club.
“Taci non mi ha dato i 10 milioni di euro previsti dal preliminare, ma si è accollato i debiti, ha incontrato sindaco e presidente degli industriali, ha fatto promesse. Le prime mosse di mercato mi hanno confortato, ha preso Rodriguez, Varela e Nocerino, e poi il capitano dell’Albania. Pensavo di aver ceduto il Parma alla persona giusta e mi sbagliavo. Chiedo scusa ai tifosi perché tempo fa ho detto di aver lasciato la società in buone mani. Oggi non lo direi più e non venderei il club a Taci. Mi sento tradito. Così ho citato Taci in sede civile, gli chiedo i danni per inadempienza del mandato contrattuale”, spiega Ghirardi.
Ghirardi e il chiarimento sui debiti
L’ex presidente del club poi dice la sua sul debito del club, che “Ammontava a 78 milioni, saliti poi a 88 verso fine anno. Quel buco da 200 milioni è una balla. Ho pagato gli stipendi dei giocatori e quelli dei 22 dipendenti fino a novembre, per cui non capisco perché oggi qualcuno degli impiegati dica che non vede i soldi da un anno. Non è vero, ma vabbé, lasciamo stare”. Poi chiarisce: “Al Parma basterebbe vendere i giovani Mauri e Cerri, e pure Defrel, che ho parcheggiato al Cesena, per abbatterlo della metà. Società molto più importanti sono messe peggio“.
Una vita sotto scorta
Ghirardi racconta di minacce e insulti, che lo costringono a vivere sotto scorta: “Ho moglie e figlio piccolo da tutelare: i carabinieri passano di continuo, ma per sentirmi sicuro al cento per cento sono costretto a pagare una vigilanza privata”.
La rabbia di Biabiany via Twitter
“Assurdo sentire certe interviste mentre Parma affonda ci vuole coraggio… Anzi no, chi a coraggio sistema sempre quello che combina”. Lo ha scritto sul proprio profilo Twitter Jonathan Biabiany, giocatore del Parma ora fermo per un problema cardiaco.
Assurdo sentire certi interviste mentre Parma affonda ci vuole coraggio ..ansi no ,chi a coraggio sistema sempre quello che combina
— Jonathan Biabiany (@jlbiabiany) 27 Febbraio 2015
Tommasi ancora a Collecchio
Oggi Damiano Tommasi, numero uno dell’Aic, è arrivato a Collecchio per seguire da vicino la situazione. La Serie A inizierà a giocare con 15 minuti di ritardo per solidarietà con la situazione del Parma, ma non è esclusa qualche altra azione clamorosa da parte dei giocatori gialloblu, che potrebbero ritardare ritardare il proprio ingresso in campo o rientrare in anticipo negli spogliatoi.