Sponsor Cagliari – “Ripetute illegittimità, un’azione non oculata e attenta ai limiti di legge per quanto attiene la discrezionalità amministrativa, rilevanti inadempienze da parte dei soggetti destinatari dei contributi”. Le scelte commerciali del Cagliari Calcio per la stagione 2014/2015 nascono anche da queste parole.
E’ dicembre 2014 quando Cinzia Laconi, commissario dell’Agenzia regionale “Sardegna Promozione”, nel corso dell’audizione in Commissione Salute e politiche sociali del Consiglio regionale della Sardegna, spiega il perchè dell’annullamento della contribuzione a ben 11 società sportive per la stagione 2013-2014, compreso il Cagliari Calcio. Poi il 30 gennaio esce questo comunicato: “La Presidenza della Regione informa che a seguito dell’entrata in vigore della Legge Regionale n. 1 del 9 gennaio 2015, pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione n. 3 del 15 gennaio 2015, l’Agenzia governativa regionale Sardegna Promozione è stata soppressa. L’Amministrazione regionale, pertanto, succede in tutti i rapporti e gli obblighi amministrativi e giuridici, attivi e passivi, debitori e creditizi, di carattere finanziario, fiscale o patrimoniale di cui l’Agenzia Sardegna Promozione era titolare alla data di cessazione, in tutte le cause pendenti e le pretese in corso o future facenti capo alla stessa Agenzia. Successivamente con Delibera della Giunta Regionale n. 3/8 del 20 gennaio 2015 gli adempimenti relativi agli aspetti contabili, fiscali, contributivi e di trasferimento alla Regione di tutti i rapporti ed obblighi amministrativi e giuridici, attivi e passivi, derivanti dalla soppressione dell’Agenzia Sardegna Promozione, sono stati attribuiti alla Direzione generale della Presidenza, per il periodo strettamente necessario al compimento degli stessi”. Sardegna Promozione non esiste più, nonostante ciò il Cagliari Calcio porta sempre avanti il suo progetto di promozione del territorio sardo, di cui si considera il maggior esponente. All’appello mancano 3.5 milioni di euro tra annualità pregressa ed eventuale sponsorship in relazione alla stagione 2014/2015. Una somma importante che avrebbe fatto comodo al club rossoblù sia in termini sportivi sia in relazione dei costi sostenuti per rimodernare l’attuale Stadio Sant’Elia. Comunque la partita non è ancora chiusa dato che il club sardo e la Regione Sardegna stanno cercando di limare dettagli e distanze per far tornare a cappeggiare la scritta “Sardegna” sul cuore dei calciatori rossoblù.
Calcio&Finanza ha parlato con Mario Passetti, direttore commerciale e marketing del Cagliari Calcio, a poche ore dall’atteso match del Sant’Elia contro l’Inter di Mancini. Oltre al valore sportivo la gara ne ha anche uno commerciale. Infatti, stasera sulla maglia dei rossoblù per la prima volta apparirà il marchio Fluorsid, l’azienda del nuovo patron Tommaso Giulini. “La presenza del marchio Fluorsid ha una doppia valenza,” inizia a dirci Passetti. “Da un lato fa parte della nostra strategia di valorizzazione dei brand sardi, in sostituzione del nostro vecchio partner Sardegna, che fino a dicembre abbiamo portato sul petto, ed è per questo che nel corso del 2014 avete visto Brigante, Icib e Pecorino Sardo. Noi crediamo che il Cagliari Calcio sia il vero simbolo della Sardegna nel Continente. Dall’altro è un omaggio al nostro presidente che oggi vivrà una sorta di derby dato che notoriamente, sia affettivamente sia imprenditorialmente, è stato ed è legato ai nerazzurri”.
Sponsor Cagliari, Fluorsid solo per l’Inter
Almeno per ora Fluorsid apparirà sulle maglie del Cagliari solo per la gara odierna contro l’Inter. “Questi sponsor non riescono a sostenere economicamente una squadra di Serie A per tutta la durata di una stagione,” aggiunge Passetti. “Il peso finanziario è troppo elevato, anche per questo motivo abbiamo adottato di adottare questa politica di “temporary sponsor”. Ciò di cui noi avremo bisogno in futuro è di avere un partner che possa vedere il club come una sorta di media, un veicolo commerciale da sfruttare, in tutti gli ambiti, anche fuori dallo stadio. Non basta mettere il proprio nome sul petto dei giocatori del Cagliari per diventare uno sponsor del club”.
Il bilancio del Cagliari Calcio al 30.6.2014 parla di un leggero calo relativo ai proventi derivanti dalle sponsorizzazioni, 1.584.206 contro i 1.735.640 dello stesso periodo precedente, e derivanti dai proventi pubblicitari, 1.045.823 contro i precedenti 1.051.164. Il tutto all’interno di un utile d’esercizio che ha chiuso con un risultato negativo pari a 437.252 euro, migliore rispetto ai 985.459 di rosso fatti registrare nei 12 mesi precedenti. Le basi del progetto commerciale del Cagliari appaiono buone. Bisogna vedere se la gestione Giulini, almeno nella sua prima fase, abbia dato i suoi frutti positivi. “Il presidente vuole far tornare grande il Cagliari Calcio anche e soprattutto a livello commerciale“, ci tiene a precisare Passetti. E in particolare bisogna sciogliere il nodo Sant’Elia, uno stadio con una storia recente molto travagliata e che il club rossoblù vorrebbe sfruttare al massimo delle sue possibilità, essendo anche in grado, magari, di accogliere uno sponsor davvero forte che possa ricondurre i sardi tra le big del calcio italiano.