Brescia in rosso di 8,6 mln, C&F svela i dettagli del piano Profida

Brescia Calcio – Prima ancora delle scadenze, il 2 febbraio si chiude il calciomercato invernale e il 16 febbraio bisognerà pagare la nuova tranche di stipendi, il tassello…

Brescia Calcio – Prima ancora delle scadenze, il 2 febbraio si chiude il calciomercato invernale e il 16 febbraio bisognerà pagare la nuova tranche di stipendi, il tassello decisivo nella “telenovela Brescia Calcio” sarà il prosieguo positivo della trattativa con Profida Italia, la società finanziaria milanese che da novembre sta trattando l’acquisto della società.

Nel corso dell’esercizio 2013/2014 la nostra squadra ha disputato il campionato di calcio italiano di Serie B. Inutile dire che si è trattato di un campionato molto travagliato sia dal lato sportivo che tecnico e finanziario. Dopo essersi qualificata sesta nel campionato 2012/2013 con sconfitta ai play off il traguardo minimo del campionato 2013/2014 era quello dei play off con pensiero deciso alla promozione in serie A. Con questo obiettivo è stata allestita una squadra molto costosa che però non è stata in grado di raggiungere nemmeno il traguardo minimo sperato. Nel corso del campionato si sono avvicendati 5 allenatori e diversi giocatori che si pensava di poter valorizzare per ottenere il risultato sportivo e soddisfazione economica con la successiva vendita hanno subito numerosi infortuni. Tali fatti hanno impedito alla squadra di raggiungere gli obiettivi sportivi e alla società di ottenere le plusvalenze sperate per poter gestire un decoroso risultato di bilancio”. Così la società Brescia Calcio S.p.a. spiega perché le Rondinelle stiano arrancando in questa stagione 2014/2015 e perché il club lombardo si sia trovato con una perdita, al 30 giugno 2014, pari a 8.679.133 di euro. In estate il Brescia ha seriamente rischiato di non potersi iscrivere al campionato di Serie B 2014/2015 ed è per questo motivo che in via Bazoli è arrivato Luigi Ragazzoni, l’Amministratore Unico, che con l’aiuto di altri professionisti sta cercando di traghettare la società a risultati di equilibrio “mantenendo l’attuale categoria sportiva, in modo tale che in futuro eventuali imprenditori interessati possano rilevare la proprietà ed ambire a risultati sportivi più importanti quali la città di Brescia ed i suoi tifosi si meritano”, come prosegue il documento visionato da CalcioeFinanza.

Bilancio Brescia Calcio, anche Sagramola rivede i conti

Rinaldo Sagramola, l’uomo di calcio che Profida ha scelto per la delicata trattativa, qualora andasse a buon fine, potrebbe assumere la carica di presidente. Nominato consulente dall’amministratore unico biancazzurro Luigi Ragazzoni, nei giorni scorsi si è tuffato a capofitto sul dossier Brescia, passando i conti della Leonessa ai raggi X, vagliando debiti e crediti. “La domanda di spettacolo calcistico è molto forte in generale, ma purtroppo nella nostra provincia o meglio per quanto riguarda il Brescia non è molto sostenuta. Sicuramente la scarsa affluenza allo stadio è influenzata dall’insoddisfacente posizione in classifica avuta dal Brescia negli ultimi campionati oltre che dall’irrisolta questione legata alla costruzione del nuovo stadio anch’essa concausa dei poco brillanti risultati della squadra”, continua il documento. Uno scenario che si è ribaltato ultimamente con i tifosi del Brescia che, oltre ad andare allo stadio, sta sostenendo un squadra palesemente in difficoltà su tutti i fronti. Inoltre, Profida è disposta a mettere subito nel capitale societario 2 milioni di euro, garantendone altri 9 per 5 anni di contratti promo-pubblicitari con Infront, il colosso mondiale del marketing sportivo che sta per passare da un fondo americano a uno cinese. E se non bastasse ne arriverebebro altri 5 milioni dal tessuto economico bresciano, tra imprenditori e banca. Il punto di equilibrio per non rischiare di fallire, una paura che da tempo aleggia in città, è di 10 milioni e per questo motivo Profida ha chiesto a Ubi l’apertura di una linea di credito, che per ora ha ricevuto un no dalla banca, uno dei motivi della rottura delle trattative a dicembre.

Per quanto riguarda gli obiettivi in termini di bilancio, puntiamo a raggiungere – grazie a plusvalenze – un risultato di pareggio per poter migliorare il nostro assetto economico finanziario. Contemporaneamente ci si sta muovendo affinché la società possa essere appetita da nuovi investitori che possano garantirle un obiettivo sportivo ambizioso ed una solida ricapitalizzazione quale base per una veloce soluzione ai problemi economico finanziari esistenti, già nel brevissimo periodo“, conclude il documento. Il tempo, però, stringe e il Brescia Calcio ha bisogno di liquidi, se no l’addio non sarà solo alla Serie B.

Alberto Lattuada