Barcellona Atletico Madrid, in campo 650 milioni di valore

Valore rosa Barcellona – Atletico Madrid. Blaugrana o colchoneros? Qual è il modello economico cui i club italiani possono ispirarsi per provare a rilanciarsi in campo internazionale? La sfida…

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Valore rosa Barcellona – Atletico Madrid. Blaugrana o colchoneros? Qual è il modello economico cui i club italiani possono ispirarsi per provare a rilanciarsi in campo internazionale? La sfida della 19esima giornata, che mette a confronto i madrileni, vincitori della Liga nella passata stagione, e il Barça, rappresenta un’occasione importante per un confronto tra filosofie di gestione dei due club,

Le due contendenti, Barcelona e Atletico Madrid, si avvicinano e approcciano alla sfida in maniera totalmente differente: da un lato i blaugrana padroni di casa si portano dietro le scorie della sconfitta contro la Real Sociedad maturata nel turno passato e devono risolvere la “grana” Messi tentato dalle sirene inglesi del Chelsea, mentre dall’altro i colchoneros vengono da una convincente vittoria in campionato e da un ben più esaltante 2-0 a danno degli acerrimi reali cittadini nel derby di Copa del Rey appena disputato nella serata di mercoledì.

Tuttavia, conti alla mano, il match sembrerebbe aver poco da dire, visto il divario di fatturato tra i due club.

Analizzando bilanci, fatturati, campagne acquisti e sponsorizzazioni, il Barcelona si pone come secondo supercolosso mondiale (primo, neanche a dirlo sempre il Real Madrid) e surclassa nettamente in termini di ricavi i rivali madrileni (490 milioni contro 120 milioni). Anche in termini di investimenti sul mercato la società catalana spende parecchio, acquistando periodicamente i migliori giocatori in circolazione (Neymar o Suarez – investimento da circa 200 milioni in due), mentre quelli dell’Atletico, sempre con un occhio al portafogli, si possono permettere grandi campioni (Griezmann o Mandzukic – investimento da 55 milioni in due) ma non stelle di caratura mondiale.

Il Barça prevale in tutti i duelli individuali, partendo da Bravo (10 milioni contro i soli 5 milioni di Moya) e finendo chiaramente con il trio Messi-Neymar-Suarez (120-70-60) che a livello di valore di mercato batte nettamente l’attacco Mandzukic-Griezmann-Arda Turan (22-30-30). Anche in mezzo al campo non sembrerebbe esserci gara, essendo i vari Iniesta, Busquets e Rakitic in possesso di un valore molto superiore a Tiago, Gabi e Raul Garcia. Tuttavia per quanto riguarda la fase difensiva, vera arma di forza della squadra del cholo Simeone, Juanfran (18M) batte Dani Alves (12 milioni) e Godin (25 milioni) o Miranda (18 milioni) sono superiori a Mascherano (15 milioni).

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Quest’ultimo “vantaggio” però è soltanto un fuoco di paglia perché a livello aggregato Barcelona batte Atletico Madrid 462 a 187 milioni. Sostanzialmente “due volte e mezza” i propri rivali.

Tuttavia, mai come quest’anno, la sfida si preannuncia quanto più equilibrata ed aperta, segno che ancora una volta il calcio dimostra che l’organizzazione di squadra, un pensiero e un’idea di gioco comune e condivisa ed un pieno riconoscimento coi valori del team, riescono a portare quelli che gli inglesi chiamano underdog (sfavoriti) in posizione di favoriti o modelli da imitare.

Alberto Medici