Belgrado, contro la crisi ci vuole lo "straniero"

Belgrado – Il primo Ministro serbo Aleksandar Vucic ha annunciato che diversi investitori hanno espresso interesse per la privatizzazione tanto attesa delle due squadre di calcio più importanti…

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Belgrado – Il primo Ministro serbo Aleksandar Vucic ha annunciato che diversi investitori hanno espresso interesse per la privatizzazione tanto attesa delle due squadre di calcio più importanti del paese, la Stella Rossa Belgrado e il Partizan Belgrado.

Vucic ha detto che, dati i problemi finanziari continui dei due storici club, la Stella Rossa e il Partizan Belgrado, di proprietà dello Stato, saranno messi in vendita. “Non ho la forza di lottare. Ammetto la sconfitta e penso che la privatizzazione sia l’unica soluzione possibile per lo sport serbo,” ha detto Vucic, come riportato da quotidiano locale Vecerne Novosti. Il primo ministro ha detto che i potenziali investitori, che hanno espresso interesse per la privatizzazione delle due squadre di Belgrado, sono i rappresentanti di alcuni tra i migliori club di calcio tedesco.

All’inizio di quest’anno, Zvezdan Tezic, il segretario generale Stella Rossa, ha chiesto al governo di modificare le tasse sportive del paese per facilitare la potenziale privatizzazione dei due club di Belgrado. Terzic ha detto ai media locali che il disegno di legge rimane invariato e che non ci sarebbero i partner strategici per il Partizan e per la Stella Rossa Belgrado. “I paragrafi 72 e 94 del disegno di legge attualmente impediscono agli investitori di utilizzare il proprio capitale privato e i propri profitti per fare investimenti nel calcio serbo”, ha aggiunto Terzic.

Non solo Belgrado è in crisi

I club serbi si trovano nel bel mezzo di una crisi di liquidità così profonda tanto che il sindacato giocatori FIFPro ha adottato l’insolita iniziativa di consigliare ai propri membri di non firmare contratti in Serbia, in quanto vi è un elevato rischio di non veder pagati gli stipendi. Il suo avvertimento è arrivato in collaborazione con l’associazione professionale dei calciatori serbi, Nezavisnost (SPFn). Otto delle 16 squadre in Superliga hanno avuto i loro conti bancari bloccati dalla banca nazionale serba e non sarebbero sono in grado di pagare i loro giocatori e gli altri dipendenti.

Alberto Lattuada