Sardegna, i tagli al Cagliari Calcio dovuti a ripetute illegittimità

“Ripetute illegittimità, un’azione non oculata e attenta ai limiti di legge per quanto attiene la discrezionalità amministrativa, rilevanti inadempienze da parte dei soggetti destinatari dei contributi”. Lo ha detto questo…

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“Ripetute illegittimità, un’azione non oculata e attenta ai limiti di legge per quanto attiene la discrezionalità amministrativa, rilevanti inadempienze da parte dei soggetti destinatari dei contributi”. Lo ha detto questo pomeriggio Cinza Laconi, commissario dell’Agenzia regionale ‘Sardegna Promozione’ nel corso dell’audizione in Commissione Salute e politiche sociali del Consiglio regionale della Sardegna, in merito all’annullamento della contribuzione per 11 società sportive per il 2013-2014, compresa la Cagliari calcio, sul totale delle 15 pratiche oggetto del provvedimento, a fronte delle 97 ereditate dalla precedente giunta regionale. Il 15 novembre scorso l’Agenzia aveva ‘tagliato’ i contratti previsti con diverse società sportive, tra le quali, oltre il Cagliari, anche la Dinamo Sassari, il Cus Cagliari (basket femminile) e la Torres calcio femminile. Il Cagliari calcio aveva annunciato azioni legali avendo adempiuto a tutti gli impegni contrattuali.

La Laconi ha ripercorso le varie attività poste in essere dalla gestione commissariale, ad incominciare dall’apertura dei procedimenti di autotutela “dopo aver riscontrato gravi criticità di fatto e di diritto relativamente alla possibilità di liquidazione delle stesse”. In particolare il commissario ha posto in rilievo la violazione delle disposizioni che vietano la spesa per le sponsorizzazioni ed ha sottolineato come il ricorso al cosiddetto “contributo di scopo” non sia stato accompagnato dalle opportune valutazioni in ordine agli obiettivi conseguiti nell’interesse e per conto dell’amministrazione. La Laconi ha quindi definito “uno strumento sbagliato per il sostegno alle società sportive” le pratiche messe in atto nel corso degli ultimi anni dall’agenzia regionale ed ha ribadito le esclusive finalità di promozione per le attività di ‘Sardegna promozione’. Il commissario ha ricordato inoltre il pronunciamento della sezione di controllo della Corte dei Conti che -a suo giudizio- “aveva evidenziato le criticità che sono poi state supportate e approfondite nella relazione della gestione commissariale, ricordando come sia compito dell’organo amministrativo procedere con le conseguenti azioni correttive”. Il commissario di ‘Sardegna Promozione’ ha quindi auspicato la rapida chiusura dell’agenzia regionale.