Bundesliga, l'ad Seifert fotografa la "grandezza" del campionato tedesco

In un’intervista con SPORT1, canale sportivo tedesco, l’ad della Bundesliga nonché vicepresidente federale, Christian Seifert, ha risposto ad una serie di domande: dalla vittoria di…

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In un’intervista con SPORT1, canale sportivo tedesco, l’ad della Bundesliga nonché vicepresidente federale, Christian Seifert, ha risposto ad una serie di domande: dalla vittoria di importanti competizioni, alla crisi del Dortmund, dal valore dei diritti di trasmissione alla reale competitività di un campionato, quello tedesco, che nel biennio d’oro, tra la finale di Champions League nel 2013 il Mondiale vinto in Brasile a luglio, si è definitivamente affermato come uno dei tornei più seguiti e ammirati al mondo.

Sulla presenza tedesca in Champions League:

Una vittoria del titolo in Champions League è sempre una grande cosa. Solo il fatto che anno dopo anno i club tedeschi sono in grado di competere grazie anche ad una buona struttura economica e di business, e con un’alta percentuale di giocatori tedeschi provenienti dal mercato interno  è la migliore prova delle prestazioni del campionato .

Sul possibile, futuro, predominio della Bundesliga in Europa:

“Questa non è onestamente una domanda che mi riguarda. Dominare l’Europa significa spesso quante volte hai vinto la Champions League. Ma questo è solo un titolo e la vittoria è solo per una squadra. Può vincere una squadra di un campionato che è strutturalmente molto diverso dalla Bundesliga. Il rating UEFA di cinque anni è la migliore misura della vera forza di un campionato in un contesto europeo. Si tratta di una misura fluida per decidere quante squadre giocheranno in Europa, e ci sono sei squadre della Bundesliga in questa stagioneCosì si può dire che quasi la metà della Bundesliga gioca in Europa. In questo senso, la valutazione quinquennale è una misura migliore di come un campionato è in realtà rappresentato nel contesto europeo. La Bundesliga è tra i primi tre in Europa, un dato importante, e questo è qualcosa che la gente a volte ignora. Ora è al secondo posto nella valutazione di questi utlimi cinque anni

I due anni di calcio tedesco al “top”, 2013 e 2014:

“Penso che per il calcio tedesco gli ultimi due anni sono stati eccezionali. Nel 2013, una finale tedesca in Champions League. E nel 2014 il titolo mondiale. Nel complesso, questa è stato la migliore piattaforma che si può desiderare per una nazione che ama il calcio.

L’impatto della Coppa del Mondo sulla Bundesliga:

“Il calcio tedesco è diventato il centro dell’attenzione pubblica mondiale. Questo ci rende molto felici. La Bundesliga ha beneficiato anche del fatto che finora, fortunatamente, 14 dei 23 giocatori che sono stati a Rio, ancora giocano in Germania. In breve termine, un titolo mondiale porta relativamente poco per la Bundesliga perché abbiamo contratti televisivi a lunga gittata, in patria e all’estero. Nel medio termine, la combinazione di una finale di Champions League nel 2013, una percentuale elevata di giocatori tedeschi che militano nel campionato e la Coppa del Mondo 2014, è certamente un ottimo argomento per suscitare interesse all’estero, in crescita verso la Bundesliga.

Sul valore della Bundesliga:

Quello che possiamo dire è la Bundesliga viene certamente in un contesto in cui vi è più di risonanza rispetto a prima, sia a livello nazionale che all’estero, se si considera il valore puro dei contratti dei nostri media come un parametro. Il valore dei nostri contratti TV oggi, sia a livello nazionale che internazionale, è più alto che mai, e crescerà nei prossimi anni. A questo proposito, la Bundesliga attualmente è un torneo molto prezioso. Ma io sono anche convinto che lo sarà ancor di più.

Sulla crisi del Borussia Dortmund:

Mi chiedo molto a questo proposito. Credo che il Borussia Dortmund si è guadagnato negli ultimi anni, sia in Germania che in Europa, un sacco di sostegno. Per il Borussia Dortmund, la Bundesliga, il calcio tedesco nel suo complesso, spero, ovviamente , che il club si riprenda il più velocemente possibile per fornire le prestazioni attese“.

Sulla presunta mancanza di competitività nella Bundesliga:

“Il dibattito è vecchio di due anni. Personalmente non ho mai pensato che fosse davvero logico. Il campionato è così noioso e tuttavia si è concluso con la più alta presenza media in 52 anni, Grazie a questo, la Bundesliga e tutti i formati TV hanno guadagnato quote di mercato. E’ vero che, allo stato attuale, sembra essere un po’ più difficile da battere il Bayern, ma questo magari cambierà ad un certo punto. Ma quello che stiamo vedendo è che la Bundesliga è in realtà il più imprevedibile dei tornei anche per gli standard internazionali. Lavoriamo per avere i nostri club capaci di competere alla vittoria finale della Champions League, quello che si attendono tutti i tifosi tedeschi”

Sulla preoccupazione per i clubtradizionali:

La Bundesliga è un’istituzione che ha avuto il sostegno e la guida per 50 anni. Molti spesso i club significano molto per le persone nelle città e nelle regioni in cui vivono. Ma non bisogna confondere la causa con l’effetto. Ci sono club “tradizionali” che hanno lavorato molto bene in questi ultimi anni. Per questo, credo, non si tratti di una discussione sui club tradizionali, ma una discussione sui club che non rispettano i loro obiettivi“.

Sul mercato internazionale della Bundesliga:

“Il calcio in Germania è in primo piano, dunque la Bundesliga è seguitissima. I club non hanno bisogno di una Champions League per mostrare il loro lavoro all’estero. Questa estate, gli Stati Uniti avevano circa 30 gare di squadre straniere. Di questi 30, 23 sono state partite di squadre inglesi di dieci squadre diverse. E quando Crystal Palace e Swansea sono in grado di giocare negli Stati Uniti, perché vi è una certa base di fan con la quale possono comunicare, allora mi vengono in mente un sacco di club tedeschi, che sono almeno altrettanto attraenti.

Fabio Colosimo