Real Madrid, già pronto il prossimo tour estivo: in tre continenti per ricavi da record

Spesso sarebbe lecito quanto interessante ripercorrere le tappe che hanno trasformato la preparazione estiva nella sua essenza, da strumento idoneo a preparare una stagione lunga e faticosa, ad un vero e…

Ooredoo Messi

Spesso sarebbe lecito quanto interessante ripercorrere le tappe che hanno trasformato la preparazione estiva nella sua essenza, da strumento idoneo a preparare una stagione lunga e faticosa, ad un vero e proprio mezzo agli ordini delle più raffinate strategie di marketing applicate allo sport, capace di generare un interessantissimo volume di ricavi e di muovere la passione di centinaia di migliaia di appassionati a tutte le latitudini del mondo.

Le cosiddette “preseason” dei grandi club di calcio, se da una parte sono ormai diventati uno degli appuntamenti segnati in rosso dai servizi di marketing e dagli specialisti finanziari delle società, dall’altra sono diventate una specie di ricchissimo show, al quale, sia da una parte che dall’altra, è impossibile rinunciare . L’aspetto puramente sportivo dunque, quella che in sostanza è o dovrebbe essere la “semplice” preparazione della rosa per l’inizio della nuova stagione, è stato spostato addirittura ad un livello prima impensabile, facendo si che fosse il marketing a dettare le regole, a gestire le tappe e a scandire le date nelle quali soddisfare le necessità tecniche compatibilmente con le priorità di bilancio.

Il portale spagnolo Marketing Deportivo, in questo senso, ha svelato, con 8 mesi di anticipo, quelli che dovrebbero essere i piani per la prossima stagione del Real Madrid: un calendario fittissimo di impegni che, a sorpresa, lascerebbe un ruolo piuttosto marginale al tour negli Stati Uniti, guardando invece con maggior coinvolgimento al mercato asiatico, un mercato che ormai fa gola a tutti, sicuramente di grandi prospettive.

Usa che, a pieno titolo, sono stati il perno di una strategia che il club aveva seguito negli ultimi cinque anni e con esiti davvero interessanti. Questa volta, si sarebbe deciso di virare consistentemente verso l’interesse sorto per il mercato orientale (e non solo), ormai sempre più sotto i riflettori delle strategie di business dei grandi club. Così, i blancos, secondo MD, saranno impegnati in un tour che li porterà dapprima a partecipare alla Guinness Internazionale Champions Cup, fino allo scorso anno svoltasi sul suolo a stelle e strisce (in finale Real e Manchester United ad Ann Arbor, in Michigan, gara che ha segnato il record di spettatori per una partita di calcio negli Usa, 109 mila presenze) e che dal prossimo anno dovrebbe disputarsi in Australia, a Melbourne, in cui sarebbe anche confermata la presenza di Inter e Manchester City.

Poi sarà la volta di un viaggio in Cina per giocare almeno due partite e contemporaneamente soddisfare vari impegni promozionali con i suoi sponsor. Sarà la volta per il club di Madrid di presenziare la zona dopo diverse stagioni nelle quali sono state scelte altre latitudini nelle quali promuovere il brand (l’ultima volta è stata con José Mourinho come allenatore). Sarebbe questa la parte più importante del soggiorno all’estero per gli attuali Campioni d’Europa, proprio perché, come detto poc’anzi, se gli Stati Uniti hanno garantito un buon rendimento in relazione a questo tipo di ricavi, i responsabili del marketing merengues hanno considerato prioritario il ritorno in terra asiatica. Al ritorno dal tour orientale infine, il Real Madrid si dovrebbe recare poi a Monaco di Baviera per partecipare alla Coppa Audi, un torneo che, seppur amichevole, prevede la presenza di squadre di notevole prestigio, come quella ospitante, il Bayern di Guardiola.

Questo incredibile calendario, con il quale è stata scaglionata la preparazione alla stagione ufficiale, durerà appena 20 giorni nei quali squadra e staff visiteranno tre continenti: Oceania, Asia ed Europa. In ottica ricavi, MD, sottolinea che il “giro del mondo” genererà entrate significative nelle casse del club, stimate  tra i 15 e 20 milioni di euro, il che giustificherebbe il tuor de force al quale saranno sottoposti i giocatori. Una strategia chiave per la società di Perez, legata allo sfruttamento commerciale di uno dei marchi più famosi e prestigiosi al mondo.

Fabio Colosimo