Peter Lim ha realizzato il suo sogno, possedere una delle squadre migliori in Europa, ma per arrivare ad esso il magnate ha dovuto ricevere più di una delusione in passato. Una volta realizzato, però, il passo successivo è stato quello preparare una strategia che possa far arrivare il Valencia ai massimi livelli in termini di prestazioni atletiche; un progetto con molti spigoli e variabili che Lim tenterà di risolvere in prima persona.
Ora che è ufficilamente il nuovo proprietario del Valencia Peter Lim sta cercando con tutti i mezzi e attraverso una strategia abbastanza forte di aumentare significativamente il reddito del club; l’uomo d’affari asiatico riconosce che per essere alla pari con le grandi del calcio europeo c’è bisogno di un progetto solido basato sulla fattibilità economica. E in questo senso l’utilizzazione di risorse finanziarie per la società valenciana girano intorno ad un solo nome: diritti televisivi.
Il piano di Peter Lim per il Valencia ha un nome ben preciso, Al Jazeera. Lim vuole aumentare ciò che il club attualmente percepisce dai diritti televisivi, qualcosa meno di 48 milioni di euro all’anno. L’obiettivo di Lim è di trasformare il numero in 70 milioni di euro all’anno. Con un panorama televisivo estremamente complesso e alcuni club, in particolare le due grandi, Real Madrid e Barcellona, che evitano a tutti i costi un’assegnazione equa a tutti i club spagnoli dei diritti televisivi, Lim ha diretto i suoi sforzi verso una strategia diversa, Al Jazeera. Lim ritiene che Mediapro e Prisa non possono soddisfare le sue esigenze, mentre Al Jazeera trasmette già grandi eventi di calcio spagnolo e il presidente, guarda a caso già proprietario del PSG, ha un enorme amicizia con il magnate indonesiano e nuovo proprietario del Valencia.
L’accordo tra Al Jazeera e Valencia sarebbe un gateway per i diritti televisivi del calcio spagnolo, qualcosa che potrebbe cambiarein modo permanente il paesaggio dei diritti, che richiede una riforma urgente. Ora bisogna aspettare per vedere se gli altri operatori (e club, perché no) siano pronti per l’arrivo di un nuovo ospite nell’asta dei diritti televisivi del calcio.
Alberto Lattuada