Caso Hoeness, arrestato un "complice" dell'ex presidente del Bayern Monaco

Un banchiere svizzero è stato arrestato per il suo presunto coinvolgimento nel caso di evasione fiscale da 28.5 milioni di euro, che ha visto coinvolto l’ex presidente del Bayern Monaco…

sede-figc

Un banchiere svizzero è stato arrestato per il suo presunto coinvolgimento nel caso di evasione fiscale da 28.5 milioni di euro, che ha visto coinvolto l’ex presidente del Bayern Monaco Uli Hoeness, una delle figure calcistiche più venerate in Germania, e che li è costato il carcere.
Hoeness ha ricevuto un pena detentiva a marzo pari a tre anni e mezzo a marzo dopo essere stato condannato per aver utilizzato il conto di una banca svizzera, la Vontobel, per alcune operazioni in valuta ed ora uno dei dipendenti della banca è stato arrestato in connessione con la frode.

L’uomo, di cui non si conosce ancora l’identità, è stato arrestato nella capitale polacca di Varsavia mercoledì con l’accusa di favoreggiamento in relazione al caso di evasione fiscale che ha visto protagonista l’ex Bayern, ed è stato successivamente rilasciato su cauzione il giorno successivo, anche se non potrà lasciare la Polonia essendogli stato sequestrato il passaporto.

La Vontobel ha confermato l’arresto, ma ha rifiutato di commentare ulteriormente, secondo una agenzia di stampa svizzera. Il mandato d’arresto è stato apparentemente emesso per l’uomo in quanto responsabile dei conti di Hoeness fino a partire dai primi anni ‘90. Secondo la piattaforma di notizie finanziarie svizzera non sono mai arrivate accuse per quest’uomo durante il processo di Hoeness, tuttavia il proseguo delle indagini sul caso dell’ex presidente del Bayern Monaco ha portato le autorità tedesche a rintracciare il dipendente della Vontobel.

La caduta in disgrazia di Hoeness, che ha descritto il suo comportamento come “il più grande errore della mia vita”, è ormai leggenda. Come presidente del Bayern Monaco ha trasformato il club in una delle dinastie del calcio di maggior successo al mondo e si è dimesso dopo quello che è stato considerato uno dei più spettacolari casi di evasione fiscale in Germania del dopoguerra, che sconvolse la nazione e che ha spinto decine di altri evasori fiscali a costituirsi.

I pubblici ministeri originariamente pensarono che l’evasione si aggirasse intorno ai 3,5 milioni, ma il primo giorno di processo Hoeness ha stordito il giudice ammettendo di aver effettivamente evaso di cinque volte tale importo, 18.5 milioni. Tale cifra è stata sollevata ulteriormente a 27.2 milioni di euro il secondo giorno di processo, quando un ispettore fiscale ha testimoniato che l’importo sarebbe stato ancora più in alto.

Alberto Lattuada