Il Partizan di Belgrado, giunto secondo nel campionato serbo, sostituirà la Stella Rossa, squalificata per irregolarità finanziarie, nelle qualificazioni per la Champions League. Ne ha dato notizia oggi la Federcalcio serba, riferendo di una decisione in questo senso presa dalla Uefa. La Stella Rossa ha rinunciato a presentare ricorso contro l’esclusione, aprendo in tal modo la strada agli arcirivali del Partizan.
I campioni d’Europa del 1991 avrebbero violato “una serie di disposizioni relative alle Licenze UEFA ed alcuni regolamenti del fair play finanziario”, ha detto la UEFA in un comunicato. Il club doveva dimostrare di aver pagato gli stipendi dei giocatori, le spese di trasferimento e le imposte, prima di vedersi concessa una licenza per accedere alle competizioni UEFA.
Sette anni di assenza
Il pre sistema del Financial Fair Play in questi ultimi mesi ha ricevuto maggior peso al fine di colpire i club che spendono troppo. Alla Stella Rossa dunque non sono bastati 10 giorni per presentare un ricorso presso la Corte di arbitrato per lo sport e la punizione è un duro colpo dato che non le permetterà di fare la sua prima apparizione nella massima competizione europea dopo sette anni di assenza. Per spargere sale sulla ferita sarà proprio il Partizan, rivale storico della Stella Rossa, a partecipare alla prossima Champions League. Intanto anche l’associazione calcio della Serbia dovrà cercare di evitare le sanzioni UEFA per le violazioni messe in atto dal club di Belgrado. “Un’indagine contro la Federcalcio serba (FSS) potrebbe essere aperta entro i prossimi giorni per presunte violazioni della normativa di licenza del club”, ha detto la UEFA.