Il numero di trasferimenti internazionali che ha coinvolto gli agenti di calciatori sono stati 865 (5,5% del totale dei trasferimenti) con un valore di 1,740 milioni di dollari. Le commissioni sono state 254 milioni, pari al 14,6% di questo valore o il 4,9% del valore totale dei trasferimenti effettuati dai club europei. La stragrande maggioranza di essi (211 milioni) è dovuta ai trasferimenti all’interno del territorio della UEFA.
La maggior parte delle commissioni degli agenti sono state originate da trasferimenti tra i club di fascia alta(146.1 milioni), mentre per quanto riguarda quelli in entrata da paesi esterni alla UEFA l’ammontare è stato di 34,1 milioni su un totale di 42, ovvero le commissioni pagate agli agenti per i trasferimenti che si sono verificati con i club sudamericani.
Uno studio dell’Eca
L’analisi fatta dall’ECA e presentata alla Università LIUC di Castellanza pochi giorni fa ha preso in considerazione solo le commissioni erogate agli agenti dai club, escludendo le commissioni pagate dai giocatori al proprio agente. Le stagioni sportive analizzate sono state due e le commissioni incassate sono state pari a 254 milioni, il 14.6% del valore di 865 trasferimenti in cui l’agente ha fatto da intermediario (1.740 milioni). Secondo Umberto Gandini, vice presidente ECA e Direttore Organizzazione Sportiva A.C. Milan, il sistema dei trasferimenti sarebbe potuto essere migliore senza la presenza sempre più oppressiva dei fondi, ovvero di quelle vere e proprie organizzazioni (vedi Neymar) che posseggono in toto il cartellino di un giocatore. “I fondi hanno aumentato l’inflazione dei giocatori, il sistema delle terze parti non è redditizio al sistema dei trasferimenti nel calcio”.