Cresce l’attesa per la super sfida delle 18 al Camp Nou a Barcellona tra Barcellona e Atletico Madrid, che deciderà la squadra vincitrice del campionato spagnolo 2013-2014. All’Atletico, che è prima in classifica e ha tre punti di vantaggio sul Barcellona, basterà un pareggio per vincere la Liga. Messi e compagni dovranno invece necessariamente vincere: solo in questo caso raggiungerebbe l’Atletico in testa alla classifica con 89 punti, ma sarebbe premiato per via dei migliori risultati ottenuti negli scontri diretti (all’andata finì con un pareggio, 0-0).In caso di vittoria, per il Barcellona sarebbe la 23esima volta che vince il campionato spagnolo, e la nona che ci riesce all’ultima giornata. Per l’Atletico – che invece non vince la Liga dal 1996 – sarebbe il decimo campionato spagnolo.
La potenza economica dei blaugrana
A prescindere da quale sarà l’esito della super-sfida, e’ però evidente che, rispetto alla potenza economica del Barcellona, che grazie agli ingenti ricavi (quest’anno dovrebbero superare per la prima volta i 500 milioni di euro), può permettersi di spendere per i suoi campioni oltre 260 milioni in ingaggi (quello di Messi raggiungerà la cifra record di 20 milioni dalla prossima stagione), l’Atletico Madrid, che pure ha beneficiato nelle ultime stagioni di una dilazione dei propri debiti con il fisco spagnolo, ha avuto un ritorno sportivo delle risorse investite sicuramente più alto dei catalani.
I Colchoneros
Certo, il bilancio dei colchoneros, come Calcioefinanza.it ha già sottolineato in altre occasioni non sembra essere particolarmente trasparente, considerato il ricorso cui è stato fatto negli ultimi anni alle Third Party Ownership (Tpo), ma è comunque indubbio che, anche al lordo di queste alchimie finanziarie, la somma messa sul piatto dall’Atletico e’ di gran lunga inferiore a quella spesa dai catalani. Ciononostante, in questa stagione, l’Atletico di Madrid e’ stato capace di essere in corsa fino all’ultimo in tutte e tre le competizioni cui ha preso parte.