L’eliminazione dall’Europa League non fa bene al titolo della Juve in Borsa. Oggi, dopo lo 0-0 fatale di ieri sera contro il Benfica, l’azione Juventus è stata venduta. L’uscita dalla competizione costa al club bianconero la possibilità di incassare i 2,5 milioni legati alla partecipazione alla finale, che sarebbero raddoppiati a quota 5 milioni con una vittoria. E anche il mercato fa i conti in tasca al club torinista, vendendo il titolo che alla fine chiude con un calo dell’1,46% a 0,2428 euro a fronte di un listino principale sulla parità. Contrastati, a dire il vero, anche gli altri titoli dei club quotati: la Roma lima il 2,2% e la Lazio è poco sopra la pari.
Per le azioni della Juventus si registra anche un buon volume di scambi, anche se nel pomeriggio non si conferma il boom della mattina e alla fine si raggiungono i 3,4 milioni di pezzi, contro una media giornaliera di 2,8 milioni negli ultimi tre mesi. Gli investitori sanno bene, in base a un report di Intesa Sanpaolo di cui abbiamo dato conto qui, che la prematura esclusione dalla Champions League avrà impatti sul bilancio corrente (2013/2014), con gli analisti che hanno ampliato la perdita stimata a più di 23 milioni. La mancata vittoria dell’Europa League – a valere però sul prossimo anno – comporta anche l’impossibilità di partecipare alla Supercoppa Europea, che in caso di vittoria avrebbe garantito un bel gruzzoletto da 3 milioni. Quanto al ranking, la Juventus è sedicesima e la seconda fascia per i sorteggi Champions è in ghiaccio con le 5 vittorie in Europa League.