Real Madrid e Atletico Madrid hanno un appuntamento con la gloria il prossimo 24 maggio. Entrambi i club saranno i protagonisti della prima finale tra due squadre della stessa città in Champions League, la competizione per club più importante al mondo. Ma la finalissima stracittadina non sarà solo puramente sportiva, da essa passeranno gran parte dei futuri acquisti, la solvibilità economica e il vincitore, tanto per cominciare, riceverà un premio di 10,5 milioni di euro, ovvero la cifra prevista dalla UEFA per chi alzerà la coppa al cielo. Il secondo classificato avrà, invece, la consolazione di una cifra leggermente inferiore, 6,5 milioni.
I conti in tasca alle finaliste
L‘Atletico Madrid ha raggiunto la finale imbattuto con nove vittorie e tre pareggi (Zenit, Barcellona e Chelsea), mentre il Real Madrid ha perso contro il Borussia, ma ha vinto più partite (dieci) e pareggiato meno (una). Questa serie ha permesso di arrivare all’ultima partita di Lisbona, quella decisiva, con la stessa somma di denaro, 31,4 milioni, in modo che, chiunque vinca, concluderà la competizione con 41,9 milioni di introito. Chiaramente questa non è la fine della storia per le casse dei club in materia di pagamenti UEFA.
La Champions ha permesso all’organizzazione di incassare 1.300 milioni, 82% ai club e il restante 18% all’organo continentale. L’importo netto a disposizione dei club partecipanti verrà suddiviso in 500,7 milioni con pagamenti fissi (legato alle vittorie, ai pareggi, ai passaggi di turno e così via) e 409,6 milioni in quantità variabili (quota di mercato), distribuiti secondo il valore proporzionale di ogni mercato TV rappresentato dai club che partecipano alla UEFA Champions League (dopo la fase a gironi). La Spagna è in testa a questa speciale graduatoria che potrebbe così portare al vincitore un fatturato di oltre 60 milioni di euro.