Cellino, i britannici vogliono cambiare le regole. Ma il Leeds rimarrà nelle sue mani

L’esasperazione dell’inefficacia del “Football League’s test for directors of football clubs” è uno dei fattori che ha portato Business Secretary Vince Cable ha chiedere la riformulazione di nuove regole per vietare…

Calcio 2005/2006

L’esasperazione dell’inefficacia del “Football League’s test for directors of football clubs” è uno dei fattori che ha portato Business Secretary Vince Cable ha chiedere la riformulazione di nuove regole per vietare la “dubbia amministrazione”. A coloro che hanno commesso reati puramente commerciali sarà quindi vietato il possesso sulla base delle nuove regole.
Il Business department ha chiarito che con le nuove regole, che saranno introdotte nel Queen’s Speech, Massimo Cellino non sarebbe stato in grado di prendere il controllo del Leeds United, indipendentemente dalla Football League. Le nuove regole, tuttavia, non saranno retroattive.

La proposta di Cable

Il Department for Business, Innovation and Skills, ha detto Cable, sta “prendendo di mira gli amministratori ingannevoli” cercando di arrivare a pene più severe. In base alle nuove misure ci sarebbe maggiore libertà per i giudici per fermare coloro che hanno avuto condanne di frode all’estero, una motivazione che avrebbe potuto impedire a Massimo Cellino di diventare proprietario del Leeds United Football Club; la corte dovrebbe avere anche il potere di costringere gli amministratori a risarcire coloro che hanno avuto delle perdite a causa della cattiva condotta o di gravi carenze nel business. Il governo potrebbe essere anche in grado di intervenire e richiedere una tale azione nei confronti di un direttore miscredente, ma la decisione finale rimarrà sempre nelle mani di un giudice. “Alcune persone hanno sofferto perdite inutili a causa di un comportamento canaglia”, – ha detto Cable – “Queste misure proteggeranno l’economia britannica e la nostra reputazione come ottimo luogo dove investire, vietando a possibili investitori, già condannati per reati all’estero, il rilevamento di aziende britanniche”.