Michael Chopra è stato multato di 15.000 sterline dal Blackpool per un tweet che criticava la formazione del suo club di appartenenza. Il trentenne attaccante è arrivato al Blackpool dall’Ipswich nel luglio dello scorso anno dopo un trasferimento gratuito e il suo contratto di un anno è ora da considerarsi in pericolo.
Il club ha detto in una dichiarazione: “Alla luce di un tweet dell’attaccante Michael Chopra, il Blackpool può confermare che il giocatore riceverà una multa massima ed è stato messo anche in guardia circa la sua condotta futura”. Ed ha proseguito: “Sia il direttore sportivo che il presidente sono consapevoli e delusi riguardo il contenuto del suo tweet. Il giocatore, che ha il diritto di appello, ha comunque chiesto scusa per il tweet e rimosso il contenuto dal suo account”.
La multa comminata a Chopra è stata donata al Community Trust per aiutarlo nel suo lavoro nel complesso “Now – A Legacy for Blackpool”.
I precedenti sul Social Network
Chopra del Blackpool non è il primo calciatore a scoprire che l’utilizzo di Twitter ha un prezzo. Ashley Cole, Rio Ferdinand e Darren Bent lo sanno eccome. Darren Bent fu multato di 120.000 sterline nel luglio 2009 dal Tottenham, nonostante l’ammissione di colpa e le scuse immediate al presidente Daniel Levy. Bent usò Twitter per sfogare la sua frustrazione dopo l’ennesima trattativa saltata per il suo passaggio al Sunderland. ‘Voglio andare al Hull City NO. Voglio andare allo Stoke NO. Voglio andare al Sunderland YES. Smettere di f ******’. Risultato 1,412 sterline per carattere e non contento lanciò una filippica Twitter al suo ex presidente Daniel Levy.
Nell’ottobre del 2009 Ashley Cole ne prese 90.000 rispondendo alla sentenza della FA sull caso di razzismo che lo vide protagonista con John Terry. Cole twittò: “Hahahahaa ben fatto, ho mentito # BUNCHOFT *** S “. Fu duramente multato dalla FA. 2,045 per carattere e nonostante la multa capitanò l’Inghilterra nel suo 100° incontro internazionale.
Rio Ferdinand, invece, ne ricevette 45.000 nell’agosto 2012, dove fu accusato di condotta impropria dalla FA dopo aver commentato un Twitter dove si rivolgeva ad Ashley Cole chiamandolo “choc- ice” in riferimento alla vicenda con John Terry. Ferdinand scrisse: “Ho sentito che Fella! Choc ice è il classico hahahahahaha! ‘ In risposta ad un tweet che appellava Cole come un ‘choc ice’ , un termine dispregiativo in termini razziali. 1,022 sterline per carattere.
Il domino di Twitter
Vicende incredibili se si pensa che ormai “l’uccellino” di Twitter è un simbolo universale nel mondo della comunicazione. C’è chi lo imita dopo un gol, vedi Vucinic dopo 4 mesi di astinenza, e lo dedica ai propri follower, c’è chi ha più di 4 milioni di seguaci come il Milan, la squadra che primeggia in Italia. Ma la rete è infima e bisogna saper anche temerla, dosarsi con le parole e mantenere sempre una certa linea di comportamento, soprattutto per chi è, quasi sempre, sotto i riflettori accesi.