Il presidente della Lega di Serie A, Maurizio Beretta, lancia l’allarme sui possibili impatti che la Legge di stabilità, ormai in dirittura d’arrivo in Parlamento, potrebbe avere sulle strategie di club per dotarsi di nuovi stadi di proprietà.
“Così stadi nuovi non ce ne saranno e sarebbe un’occasione sprecata”, ha affermato Beretta, commentando all’agenzia Ansa il provvedimento sull’impiantistica sportiva contenuto nella Legge di stabilità.
“Per gli stadi della serie A non serve una legge annuncio”, ha spiegato il presidente della Lega di Serie A, “ma una norma che consenta davvero di costruire impianti di nuova generazione, gestiti dalle società sportive. Questo è quello che serve al calcio italiano per essere competitivo e lo sanno bene gli addetti ai lavori e milioni di tifosi”.
“Sono per questo tema”, ha ammonito Beretta, “ore decisive e chiediamo alla politica scelte concrete: uno snellimento delle procedure è importante, ma non basta. Va assicurata nei fatti la sostenibilità economica dell’investimento e poi della gestione dell’impianto. Se invece, in termini di perequazione economica, si riducono le possibilità rispetto all’esistente, il rischio è quello di approvare una norma che non produce effetti. Se si vuole che il calcio italiano possa avere le stesse condizioni del calcio inglese, tedesco o spagnolo si approvi una legge che vada davvero oltre le enunciazioni di principio. Altrimenti, è bene sapere che in Italia di stadi nuovi non ce ne saranno”.
“L’invito”, ha concluso Beretta, “è a non perde un’occasione cruciale per il futuro del calcio italiano, nell’interesse dello sport, ma anche di tutto il sistema paese”.