Tra la sconfitta di Sassuolo e in attesa della Roma seconda in classifica, l’Atalanta sorride solo a metà osservando i suoi conti a metà stagione.
La società bergamasca, che chiude abitualmente il bilancio al 31 dicembre, aveva registrato al termine dell’anno solare 2012 un totale delle entrate di circa 59,6 milioni e costi di 64,8 milioni. La gestione caratteristica riguardante il core-business calcio aveva così fatto segnare un rosso di 5,2 milioni. Mentre il bilancio 2012 si era chiuso con un perdita di 2,1 milioni.
Al traguardo di metà stagione, ovvero la semestrale del 30 giugno, i conti della società guidata dal tandem Percassi-Marino sono in miglioramento, ma ancora in rosso. Secondo un documento societario che calcioefinanza.it è riuscito a esaminare, i ricavi nel primo semestre sono stati di 35 milioni (quindi se proiettati sull’intero anno si potrebbe ipotizzare un ammontare di circa 70 milioni a dicembre 2013) mentre i costi operativi hanno toccato quota 34 milioni. L’utile operativo del semestre, quindi, è stato superiore al milione, mentre la stessa voce sui 12 mesi 2012 era stata di una perdita di 5,2 milioni.
Il miglioramento, tuttavia, non è bastato a far chiudere il semestre in attivo, in quanto il periodo, che ha visto un utile ante-imposte di 688mila euro, ha registrato una perdita per circa 330mila euro.
Ma attenzione il semestre chiude il 30 giugno e quindi non tiene conto della campagna acquisti, iniziata ufficialmente l’1 luglio, dove l’Atalanta dovrebbe aver registrato un saldo attivo di circa 300mila euro tra acquisti (5,9 milioni) e cessioni (6,2 milioni).
Il documento societario spiega inoltre che l’Atalanta ha incorporato la controllata aal 100% Atalanta Service Srl, ovvero la società che si occupava dei diritti tv e del marketing del club neroblù, che nel semestre ha registrato un utile di circa 11 mila euro, un ammontare in crescita rispetto all’utile (10 mila euro) registrato nel’intero anno solare 2012.