Sono emersi ieri i dettagli dell’accordo che il Paris Saint-Germain (Psg) ha siglato a dicembre con l’ente del turismo qatarino Qatar Tourism Authority (QTA). E nonostante le rassicurazioni del club, restano i dubbi sulla sua compatibilità con le regole del Fair Play Finanziario (FFP).
L’intesa, infatti, è al centro da tempo di molte illazioni. Infatti, essendo il club francese di proprietà della Qatar Investment Authority (tramite la controllata Qatar Sport Investments), l’accordo suscita molti dubbi circa il fatto che questa sponsorizzazione non viola la regola dal FFP secondo la quale sono vietate sponsorizzazioni da parti correlati che invece di semplici ricavi sono in realtà ricapitalizzaioni occulte.
Entrando nel dettaglio, con questo accordo la QTA cercherà di sfruttare il brand del club parigino per promuovere il Qatar come destinazione di viaggio. Non a caso Rashed Al Qurese , direttore del marketing e promozioni presso QTA, ha spiegato che “la promozione del turismo è fondamentale per il Qatar per promuovere la sua economia e il suo patrimonio culturale. Così grazie alla collaborazione con il Paris Saint-Germain , il Qatar si associa a Parigi, una destinazione di scelta con la quale condividiamo un senso di prestigio, l’ambizione e l’eccellenza “.
Sono svariati i punti dell’intesa, che, nei piani della QTA, consentirà inoltre di promuovere il Campionato del Mondo di pallamano nel 2015 che si svolgerà in Qatar. Da novembre inoltre, numerosi cartelloni pubblicitari, situati in punti chiave intorno Parigi, mostreranno i calciatori del PSG di fronte a luoghi più famosi in Qatar.
Come si diceva, tuttavia, sono molte le ombre sull’accordo, soprattutto in termini di Fair Play Finanziario. Secondo i media francesi, infatti, l’intesa varrà tra 150 e 200milioni di euro l’anno per i quattro anni dal 2012 (per il quale è previsto un pagamento retroattivo) al 2016. Un valore astronomico considerando il fatto che il PSG nel 2011 fatturava circa 100 milioni di euro e che nel 2012 questa cifra ha raggiunto i 222 milioni in virtù, sospettano in molti, della prima tranche retroattiva dell’accordo con la Qta.
Jean-Claude Blanc, vice amministratore delegato del club, ha minimizzato le accuse di conflitto di interessi tra QTA e i proprietari del PSG, ovvero la Qatar Sports Investments del presidente Nasser Al Khelaifi. “QSI e QTA sono due entità separate legalmente e in termini di principi contabili “, ha spiegato Blanc al il quotidiano Les Echos . “Uno è un fondo di investimento , l’altra di un ente pubblico. Essi sono quindi parti non correlate. “
Tuttavia il fatto che la QSI sia controllata dalla Qatar Investment Authority, che è il fondo sovrano della nazione araba specializzato in investimenti all’estero non fuga i dubbi sulla ricapitalizzazione occulta.