In casa e fuori cassa, i Mondiali di calcio del Brasile che prenderanno il via il 12 giugno prossimo sono sempre più carichi di tensione. L’ultimo a scagliarsi contro la competizione è stato niente meno che il fuoriclasse verdeoro Romario, che il Mondiale l’ha vinto da capocannoniere brasiliano proprio contro l’Italia nel 1994. L’ex bomber della Seleçao, ora membro del Congresso brasiliano, ha definito nel corso di una audizione in Commissione turismo e sport il presidente della Fifa, Sepp Blatter, “un ladro” e il segretario generale Jerome Valcke “un ricattatore”. In un post pubblicato sul suo sito web, poi, Romario ha continuato nei sui attacchi contro Valcke, sostenendo che il dirigente della Fifa non è “la persona migliore per fare affari” con il Brasile in vista della Coppa del Mondo 2014. L’ex attaccante del Barcellona ha poi lanciato un duro affondo contro la Federazione brasiliana, definendola “corrotta”.
Romario è da sempre molto critico circa l’organizzazione dei prossimi Mondiali, in particolare contro la gestione della Fifa. “Non possiamo aspettarci nulla dalla Fifa”, ha detto Romario rispondendo al commento di un collega secondo cui la Fifa dovrebbe fare di più per assicurarsi che la Coppa del Mondo lascerà un’eredità positiva per il Brasile. “Non rappresentano il calcio nel mondo, molto meno quello brasiliano, ha aggiunto. Romario ha ribadito che è suo compito di deputato tutelare gli interessi del Brasile e assicurarsi che la gente sia a conoscenza dei vari accordi tra la Fifa e la Federazione per la gestione dei Mondiali. Riferendosi a Valcke, ha concluso: “Le autorità brasiliane non dovrebbero fidarsi. È mancanza di fiducia vedere la sua presenza in Brasile per trattate con i soldi del popolo brasiliano. Siate certi che terrò sempre gli occhi aperti su quanto viene speso di fondi pubblici per i Mondiali”.
Secondo l’attaccante la Fifa pensa solo a una cosa: “I soldi”. Non è importante quello che “resterà alla popolazione brasiliana, cioè niente”. Come ricorda il Telegraph, le autorità brasiliane hanno più volte sostenuto che la costruzione degli stadi non assorbirà denaro pubblico, ma secondo alcuni report citati dal portale britannico il governo dovrà far fronte a spese per 2,9 miliardi di dollari per gli stadi, mentre ospitare la competizione potrebbe portare a un conto di quasi 14 miliardi. “Vedete gli ospidali senza letti, le scuole senza cibo per gli alunni e senza aria condizionata con 45 gradi, strutture scolastiche inadatte ad accogliere ragazzini con handicap. Se solo si spendesse il 30 per cento in meno per gli stadi si potrebbero risolvere i veri problemi che contano”. In coerenza con le sue affermazioni, Romario ha detto di attendersi nuove proteste durante i Mondiali, dopo quelle che hanno accompagnato la Confederation’s Cup e che sono state scatenate dall’aumento dei prezzi del trasporto pubblico. “Non solo penso che ci saranno delle proteste, ma credo che siano giuste”, ha detto Romario.
Tra l’altro, la costruzione degli stadi è stata accompagnata da numerose preoccupazioni sullo stato dei lavori. Per di più, il ministro brasiliano dello Sport, Aldo Rebelo, ha deciso oggi di dimettersi dall’incarico entro la fine dell’anno, per poter disputare le elezioni politiche del 2014. “La previsione è dicembre, per poter consegnare alla Fifa i sei stadi restanti in vista dei Mondiali di calcio”, ha confermato il ministro, sottolineando la volontà di “rispettare il cronogramma dei lavori stabilito”.