Con l’ufficializzazione dell’accordo tra Massimo Moratti e Erick Thohir si apre ufficialmente una nuova pagina di storia per l’Inter. Nella notte tra lunedì 14 e martedì 15 ottobre sono arrivate le firme al contratto che sigilla il passaggio di proprietà del 70% del club nerazzurro dalla Internazionale Holding di Massimo Moratti alla International Sports Capital (Ics), società indirettamente posseduta da Thohir e dai suoi soci indonesiani Rosan Roeslani e Handy Soetedjo.
Ics diventerà l’azionista di controllo dell’Inter sottoscrivendo per 250 milioni un aumento di capitale riservato del club nerazzurro. Non avverrà dunque alcuna cessione di quote da Moratti ai nuovi soci, che sottoscriveranno le nuove azioni emesse con l’aumento di capitale. Moratti, dunque, che resterà socio con il 30% e forse rimarrà anche come presidente, non incasserà niente dall’entrata degli indonesiani. Le risorse fresche portate da Thohir e soci finiranno infatti esclusivamente nelle casse del club.
Il passaggio di proprietà sarà ufficializzato in un’assemblea straordinaria che si terrà a novembre, dopo quella che a fine ottobre sarà chiamata ad approvare il bilancio al 30 giugno 2013, che si dovrebbe chiudere con un rosso di circa 80 milioni. Nell’assemblea di novembre sarà anche nominato il nuovo consiglio di amministrazione. L’organismo sarà composto da otto membri: cinque di nomina indonesiana, tra cui Thohir, il suo braccio destro Thomas Shreve, Roeslani e Soetedjo. Tre saranno invece i consiglieri espressi da Moratti, che dovrebbero essere, oltre all’attuale presidente, suo figlio Angelomario e il loro ministro delle finanze Rinaldo Ghelfi.
Entrando nel dettaglio, l’operazione, curata da Lazard e dalla boutique Four Partners per conto di Moratti e da Ernst&Young per Thohir, il club nerazzurro è stato valutato circa 350 milioni, compresi i debiti che, tra linee di credito, esposizioni con i fornitori e quelli relativi alle società controllate (Inter Brand), arrivano a circa 200 milioni.
La valutazione è stata fatta prendendo come base i multipli di altre società calcistiche quotate in borsa, a partire dal Manchester United, la situazione finanziaria del club. Ma alla cifra finale si è arrivati anche a seguito di una contrattazione tra le parti. Ciò significa, comunque, che il 70% di Thohir vale circa 250 milioni al momento.
Ma gli investimenti degli indonesiani non si fermeranno qui. Thohir e compagni dovranno partecipare pro quota al ripianamento delle perdite dei prossimi bilanci stimati ancora in rosso per almeno due anni visto la struttura dei costi.
Il rendiconto al giugno 2014 dovrebbe chiudersi con una perdita tra 55 e 60 milioni, mentre il risultato del bilancio a giugno 2015 sarà legato all’ingresso o meno nella prossima Champions League (la partecipazione alla sola fase a gironi vale da sola circa 30 milioni). Il bilancio al 2016 dovrebbe essere quello finalmente del pareggio, ma ovviamente il risultato non dipenderà solo dai costi, ma soprattutto dall’incremento dei ricavi da marketing.