Cresce il peso dello sport sul giro d'affari degli spettacoli in Italia

Quanto pesa lo sport sul giro d’affari degli spettacoli in Italia? Secondo le elaborazioni di Calcio e Finanza sui dati preliminari dell’Osservatorio dello Spettacolo SIAE relativi al 2017, le manifestazioni sportive organizzate…

San Siro Italia Svezia 2017

Quanto pesa lo sport sul giro d’affari degli spettacoli in Italia? Secondo le elaborazioni di Calcio e Finanza sui dati preliminari dell’Osservatorio dello Spettacolo SIAE relativi al 2017, le manifestazioni sportive organizzate in Italia valgono il 64% del volume d’affari dello spettacolo, cresciuto lo scorso anno fino a quota 4,5 miliardi di euro.

Secondo le elaborazioni di CF sui dati della SIAE, presentati oggi a Sanremo dal direttore Servizi in Convenzione Gennaro Milzi, il cinema, nonostante abbia registrato un rallentamento rispetto al 2016, pesa circa il 16%, mentre i concerti di musica leggera e quelli di musica classica assieme all’attività teatrale pesano entrambi il 10%.

Ma che cosa si intende per volume d’affari? Il dato rilevato in modo censuario (quindi non a campione) dalla SIAE comprende le somme pagate dai partecipanti all’evento (biglietti e abbonamenti) ma anche gli altri proventi incassati dagli organizzatori dell’evento e da coloro che partecipano economicamente alla realizzazione dello spettacolo.

La voce volume d’affari comprende dunque le prestazioni pubblicitarie, le sponsorizzazioni, i contributi pubblici e privati e i proventi legati alla trasmissione televisiva dell’evento.

Quanto pesa lo sport sul giro d'affari degli spettacoli in Italia
Quanto pesa lo sport sul giro d’affari degli spettacoli in Italia

Più nel dettaglio, secondo i dati preliminari della SIAE, nel 2017 il volume d’affari degli eventi sportivi è cresciuto del 13,37% rispetto al 2016. Non è stato fornito il dato in valore assoluto ma considerato che nell’ultimo Annuario dello Spettacolo SIAE disponibile il relativo al 2016 era pari a 2,64 miliardi, nel 2017 dovrebbe essere stato raggiunta quota 2,99 miliardi. (In tal caso l’incidenza sui 4,5 miliardi indicati salirebbe dal 64 al 66%).

Sebbene il numero degli spettatori che hanno seguito dal vivo manifestazioni sportive (sia a pagamento sia a titolo gratuito) si sia ridotto dell’1,54%, il 2017 ha registrato un balzo in avanti del numero degli ingressi a pagamento (+8,66%).

Andrea Dovizioso su Ducati al Mugello nel 2017 (Insidefoto.com)
Andrea Dovizioso su Ducati al Mugello nel 2017 (Insidefoto.com)

La spesa per i biglietti e abbonamenti legata a manifestazioni sportive è cresciuta del 18,38%, mentre la spesa per servizi accessori (es, costi di prevendita, consumazioni, altri servizi) è cresciuta del 17,59%.

Il peso del calcio rispetto agli altri sport nel 2016 (fonte: Annuario dello Spettacolo 2016)
Il peso del calcio rispetto agli altri sport nel 2016 (fonte: Annuario dello Spettacolo 2016)

I dati preliminari dell’Osservatorio dello Spettacolo SIAE relativi al 2017 non danno il dettaglio dei singoli sport. Nel 2016 il peso del calcio sull’insieme del volume d’affari delle manifestazioni sportive era di circa l’80%.

Il cinema

L’attività cinematografica è quella che lo scorso anno ha frenato la crescita dello spettacolo: tutti gli indicatori del settore sono in territorio negativo (spettacoli -3,05%; ingressi –13,1%; spesa al botteghino –11,63%; spesa del pubblico -9,25%; volume d’affari -9,23%).

Aurelio De Laurentiis (Insidefoto.com)
Aurelio De Laurentiis (Insidefoto.com)

Nessuna pellicola inoltre ha ripetuto l’exploit del film di Checco Zalone che, con Quo Vado, ha sfiorato i 10 milioni di spettatori. Il film più visto nel 2017 è stato La bella e la bestia con 3.380.133 ingressi.

La musica leggera

Per quanto riguarda la musica leggera, il 2017 è stato caratterizzato da una buona stagione concertistica, sicuramente rafforzata dal grande evento di Vasco Rossi del 1° luglio a Modena, che ha visto la presenza record di 225.173 spettatori.

Vasco Rossi (Insidefoto.com)
Vasco Rossi (Insidefoto.com)

Rispetto all’anno precedente, gli ingressi ai concerti di musica leggera sono cresciuti del 4,19%, mentre la spesa al botteghino e quella del pubblico hanno avuto un aumento superiore agli 11 punti percentuali.

Di poco inferiore la crescita del volume d’affari, pari al 10,55%. In territorio negativo soltanto il numero di spettacoli, diminuito del 3,49%.

La musica classica e il teatro

Leggera diminuzione per l’attività teatrale nel suo complesso, che comprende teatro, lirica, balletto, rivista e commedia musicale.

Se il numero di spettacoli è sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente (-0,11%), gli altri indicatori segnalano una perdita del 2,13% degli ingressi e di circa tre punti percentuali sia per la spesa al botteghino che per la spesa del pubblico. Contrazione anche per il volume d’affari, che perde il 3,26% rispetto al 2016.

Tale perdita è da attribuire in particolare al minore appeal delle riviste e commedie musicali: in controtendenza, invece, la lirica con indici tutti positivi.

A guidare la classifica degli spettacoli più visti a teatro nel 2017 è il musical Notre Dame de Paris, con 236.055 spettatori, che conserva il primato ottenuto l’anno precedente. Per la lirica, il primo posto è dell’ Aida di Giuseppe Verdi all’Arena di Verona con 128.146 ingressi, andato in scena anche nella versione originale del 1913.

Il fenomeno del secondary ticketing

Proprio i tre settori dello spettacolo più seguiti (sport, lirica, concerti di musica leggera) sono stati, secondo le rilevazioni dell’Osservatorio dello Spettacolo SIAE, i più colpiti dal fenomeno del secondary ticketing.