Diritti tv, Lotti: "Con la nuova Legge Melandri la Serie A sarà più bella e interessante"

La riforma della Legge Melandri per la suddivisione dei diritti tv renderà il campionato «più bello e interessante», secondo il Ministro dello Sport Luca Lotti.

«Abbiamo riorganizzato la legge Melandri -…

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La riforma della Legge Melandri per la suddivisione dei diritti tv renderà il campionato «più bello e interessante», secondo il Ministro dello Sport Luca Lotti.

«Abbiamo riorganizzato la legge Melandri – le parole di Lotti a margine della presentazione del progetto per il nuovo stadio di Pescara – inserendo una modifica per la redistribuzione dei diritti tv, in modo da assegnare maggiori risorse alle società più piccole rendere il campionato più bello e interessante».

Luca Lotti, in azione con la nazionale parlamentari (Insidefoto)

Secondo le indicazioni contenute nella Legge di Bilancio 2018 e quanto dichiarato dallo stesso Lotti, la ripartizione cambierà così:
«Per prima cosa abbiamo aumentato la fetta da dividere in parti uguali: dal 40% si passa al 50%. Poi si è puntato sulla meritocrazia – le parole di Lotti in un’intervista al Messaggero. Da qui l’idea del 30% legato ai risultati sportivi, e nella legge abbiamo già previsto come avverrà la ripartizione.

maglie Serie A 2017-2018
(foto Insidefoto.com)

«Per quanti riguarda la parte meritocratica, un 15%, sarà in base alla classifica e ai punti ottenuti nell’ultimo campionato: sarà uno stimolo per ogni club, soprattutto nelle ultime giornate – ha proseguito Lotti nell’intervista al Messaggero. Un 10% verrà considerato sulla base dei risultati degli ultimi 5 anni. Poi un 5% sarà legato a risultati internazionali e nazionali a partire dalla stagione sportiva 1946/47».

«Per quanto riguarda l’ultimo 20%, sarà determinato dal pubblico di riferimento di ciascuna squadra, ma tenendo principalmente conto del numero di spettatori paganti allo stadio degli ultimi tre campionati», ha concluso Lotti nell’intervista al Messaggero.

Per rendere il campionato più bello e competitivo, per Lotti sono fondamentali anche gli stadi di proprietà, che «sono un pezzo del futuro perché il ragionamento della ristrutturazione degli stadi privati e di come si vive lo spettacolo in uno stadio privato, aiuta a vedere un calcio e uno spettacolo diverso. Sono convinto che, di pari passo con i diritti tv, stadi nuovi, più funzionali e più belli, di proprietà delle società sportive – ha aggiunto Lotti – potranno aiutare l’intero comparto ad avere uno spettacolo migliore».