FFP, attacco frontale di Tebas (Liga): "City e Psg stanno pisciando in piscina"

Javier Tebas, presidente della Liga, ha accusato PSG e Neymar di “pisciare in piscina” in seguito al calciomercato di quest’estate che ha visto i due club protagonisti.

Lo spagnolo è intervenuto oggi…

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Javier Tebas, presidente della Liga, ha accusato PSG e Neymar di “pisciare in piscina” in seguito al calciomercato di quest’estate che ha visto i due club protagonisti.

Lo spagnolo è intervenuto oggi al Soccerex di Manchester, dove calcioefinanza.it è presente in questi giorni, in cui non ha affatto smorzato le polemiche aperte nei giorni scorsi.

Al contrario il suo attacco è stato frontale.

La scorsa settimana l’Uefa ha aperto un’inchiesta formale sul fatto che PSG abbia violato le norme finanziarie del Fair Play (FFP) attivando la clausola di rilascio da parte di Neymar di 222 milioni di euro.

Nel mirino, naturalmente, anche l’affare Mbappè.

Tebas ha detto che i club stanno “ridendo” in faccia al Financial Fair Play mentre le autorità si rifiutano di bloccarle su questo.

“La UEFA e le altre istituzioni, come l’Unione europea, hanno bisogno di un’inchiesta”, ha spiegato Tebas in un discorso a SoccerEx.

“Questo accade quando i club di calcio hanno un vantaggio competitivo che non proviene dal club stesso”.

“Il PSG ha molto più reddito da sponsorship rispetto al Manchester United, è impossibile: si tratta di un caso di doping finanziario” la convinzione di Tebas.

“Se lo United avesse comprato Neymar non ci saremmo lamentati perché questo sarebbe stato nelle regole. C’è un rischio incredibile quando i soldi provengono da stati e governi”.

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“Questi club  si prendono gioco del sistema – sono stati beccati a pisciare in piscina. E’ inaccettabile”.

Rispondendo poi ai giornalisti presenti che gli chiedevano conto degli aiuti di stato a Barcellona e Real Madrid Tebas ha invece dribblato la questione rimandandola al mittente con una battuta elusiva: “Aiuti di Stato per Barcellona e Real Madrid? Questo è un argomento da bambini, come a lamentarsi perchè gli altri hanno i biscotti e tu no”.