Milan, tutti i numeri del closing: nel club subito risorse per 150 milioni

Milan, tutti i numeri del closing – E’ atterrato all’aeroporto di Malpensa Yonghong Li, l’uomo d’affari cinese che domani, giovedì 13 aprile, dovrebbe diventare il nuovo proprietario del Milan rilevando il 99,93% dalla…

Netherlands - Argentina World Cup 2014

Milan, tutti i numeri del closing – E’ atterrato all’aeroporto di Malpensa Yonghong Li, l’uomo d’affari cinese che domani, giovedì 13 aprile, dovrebbe diventare il nuovo proprietario del Milan rilevando il 99,93% dalla Fininvest della famiglia Berlusconi.

Tonghong Li è arrivato alle 7.20 con un volo proveniente da Hong Kong. Giacca scura su T-shirt, mister Li non ha rilasciato dichiarazioni dirigendosi poi in auto nell’hotel nel centro di Milano che lo ospiterà in questi giorni.

Ieri, il suo braccio destro, David Han Li, e il futuro amministratore delegato del Milan, Marco Fassone, sono stati riuniti per gran parte della giornata negli uffici dello studio Gianni, Origoni, Grippo e Cappelli per mettere a punto gli ultimi dettagli per il closing.

Giornalisti in attesa davanti a Palazzo Belgioioso, sede milanese dello studio Gianni
Giornalisti in attesa di Han li e Fassone davanti a Palazzo Belgioioso, sede milanese dello studio Gianni

Finora Yonghong Li ha versato nelle casse della Fininvest circa 250 milioni in tre tranche. Per completare l’operazione l’uomo d’affari cinese deve ancora versare altri 270 milioni per arrivare ai 520 milioni necessari a rilevare il 99,93% del Milan, oltre a mettere a disposizione del club, tra aumento di capitale da 100 milioni e un prestito soci da 50, circa 150 milioni, e pagare a Fininvest altri 70 milioni per rimborsare il prestito che la holding dei Berlusconi ha concesso al club per finanziare l’esercizio corrente.

In tutto Yonghong Li metterà sul piatto 720 milioni di euro cash. Fininvest incasserà complessivamente 590 milioni (520 per il 99,93% del Milan e 70 milioni come rimborso del prestito soci). Nel Milan arriveranno risorse per circa 150 milioni che potrebbero servire a rimborsare il debito in essere con le banche (che al netto dei 70 milioni di prestito soci ammonta proprio a 150 milioni) per poi aprire nuove linee di credito di pari ammontare per finanziare la campagna acquisti per la stagione 2017-2018.

Milan, tutti i numeri del closing: da dove arrivano i fondi di Yonghong Li

Ma vediamo ora da dove provengono i capitali che Yonghong Li utilizzerà per acquistare il Milan.

La prima caparra da 100 milioni è stata pagata utilizzando fondi propri. Per la seconda, sempre da 100 milioni, Yonghong Li ha utilizzato denaro messo a disposizione della banca cinese Huarong, che lo ha finanziato attraverso la holding delle British Virgin Islands Willy Shine.

Attenzione Huarong non investe direttamente nel Milan considerato che i capitali concessi a Yongong Li sono anticipazioni necessarie ad “aggirare” i vincoli all’esportazione di capitali imposta dal governo cinese. Possiamo dunque considerarle come risorse proprie dello stesso Yonghong Li.

Per la terza caparra da 50 milioni il futuro proprietario del Milan ha utilizzato propri fondi offshore, partiti dalla Rossoneri Advanced Company Limited delle British Virgin Islands, transitati ad Hong Kong e poi girati alla Rossoneri Sport Investment Luxembourg.

Milan, tutti i numeri del closing: da dove arrivano i capitali ancora mancanti

All’appello mancano ancora 490 milioni.

Di questi 300 milioni li metterà a disposizione il fondo Elliott attraverso un prestito con scadenza a 18 mesi sul quale Yonghong Li pagherà un interesse di circa l’11%. Al termine dei 18 mesi l’uomo d’affari cinese dovrà pertanto versare al fondo circa 350 milioni tra capitale e interessi maturati. Se non lo farà Elliott potrà escutere la garanzia sul 100% del Milan diventando il proprietario.

I restanti 190 milioni arriveranno in parte (50 milioni) sempre dal patrimonio offshore di Yonghong Li, mentre 140 milioni gli saranno messi a disposizione da Huarong sempre attraverso anticipazioni offshore garantite dalle disponibilità di Yonghong Li in Cina.