Passaporti falsi, due arresti: sarebbero coinvolti pure calciatori di Serie A

I Carabinieri della Compagnia di Castello di Cisterna (Napoli) hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP di Nola (Napoli) a carico di due indagati ritenuti responsabili,…

Juventus - Lazio

I Carabinieri della Compagnia di Castello di Cisterna (Napoli) hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP di Nola (Napoli) a carico di due indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di corruzione, falsita’ ideologica e materiale commessa da Pubblico Ufficiale in atti pubblici e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Nel corso di indagini, coordinate dalla Procura di Nola, i Carabinieri della Stazione di Somma Vesuviana (Napoli) hanno accertato che gli indagati, uno responsabile dell’ufficio di stato civile di un Comune del napoletano e l’altro titolare di un’agenzia di disbrigo pratiche amministrative, dietro compenso di denaro avevano fatto in modo che circa 300 cittadini brasiliani ottenessero la cittadinanza italiana in virtu’ dello ius sanguinis, senza pero’ avere i requisiti previsti dalla legge.

Tra i soggetti che hanno ottenuto la cittadinanza ci sono anche giocatori di calcio militanti nelle massime divisioni professionistiche dei campionati italiano, francese e portoghese, che sono riusciti ad aggirare i vincoli di tesseramento previsti dall’attuale normativa.

Tra i calciatori brasiliani che hanno ottenuto la cittadinanza attraverso le due persone arrestate stamattina dai carabinieri, nel Napoletano, ci sono giocatori che militano nel Monaco (League 1 francese), l’Atletico Mineiro (massimo campionato brasiliano) e nel Palermo (Serie A Italia).

Una delle due persone finite ai domiciliari – nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Nola (Napoli) sulle false cittadinanze a cittadini brasiliani – è a capo dell’Ufficio di Stato Civile del Comune di Brusciano (Napoli); l’altra persona arrestata (anche questa finita ai domiciliari) è invece titolare di un’agenzia di pratiche amministrative di Terni, in Umbria.

Oltre che nell’atletico Mineiro, giocavano in altre due squadre brasiliane i giocatori “carioca” che hanno acquisito illecitamente la cittadinanza italiana: si tratta dello Sporting Club Internacional (serie A Brasile) e del Red Bull (serie B). Molti altri giocatori brasiliani, invece, giocano in squadre che militano in diverse serie di futsal (Calcio a 5).

Un caso che, almeno per come è uscito nelle prime ore di stamattina ricorda lo scandalo italiano dei passaporti falsi, noto anche come Passaportopoli, che colpì il calcio italiano nel 2001 e riguardò la naturalizzazione illecita di alcuni calciatori extracomunitari. Si trattò del primo caso di falsificazione documentaria nel calcio europeo.

Henrique, “Sono totalmente estraneo ai fatti”

“Sono totalmente estraneo ai fatti e a disposizione per fornire tutta la documentazione necessaria a supporto della mia estraneità”. Bruno Henrique Corsini – il giocatore del Palermo coinvolto nell’inchiesta della Procura di Nola sul rilascio di falsi passaporti italiani a calciatori brasiliani – esprime la sua serenità in un colloquio con l’agenzia di stampa Ansa. Henrique fa anche sapere di avere un fratello cittadino italiano da anni e a lungo azzurro della nazionale di calcio a cinque. Henrique inoltre si riserva di agire per la tutela dei propri diritti e della sua immagine nelle competenti sedi giudiziarie e nutre completa fiducia negli organi inquirenti affinché possano svolgere un accertamento completo dei fatti.