Milan, Berlusconi: «Se salta il closing mi tengo il club. Donnarumma è incedibile»

«I cinesi hanno incontrato qualche difficoltà dovuta a imprevisti e contrattempi, ma hanno versato caparre significative. Continuo a credere che rispetteranno la loro parte di accordo come abbiamo fatto noi»….

MILAN 2016-17 MOSTRA FIGURINE PANINI, MUSEO MONDO MILAN 24-03-20

«I cinesi hanno incontrato qualche difficoltà dovuta a imprevisti e contrattempi, ma hanno versato caparre significative. Continuo a credere che rispetteranno la loro parte di accordo come abbiamo fatto noi». Così in un’intervista a La Verità il presidente del Milan, Silvio Berlusconi, ha fatto il punto sulla trattativa con i cinesi di Sino-Europe Sports Investment relativa alla cessione del club rossonero.

Berlusconi, pur dicendosi fiducioso sulla possibilità che la trattativa con Yonghong Li andrà a buon fine, non ha escluso a priori un’eventuale piano b. «Se l’operazione non andasse a buon fine noi siamo pronti», ha affermato l’ex premier. «Io ci sono, la mia famiglia anche, venderò il club solo in presenza di garanzie finanziarie e di rilancio. Altrimenti resto io e faremo crescere una squadra giovane e italiana».

Da primo tifoso dell Milan Berlusconi ha speso parole importanti anche per Gigio Donnarumma: «Per noi è incedibile. È un patrimonio del Milan, splendido prodotto del nostro vivaio. Ha dimostrato attaccamento ai nostri colori». E alla domanda su chi è il miglior allenatore in circolazione Berlusconi ammette di non avere dubbi e sceglie un grande ex rossonero, Carlo Ancelotti: «Ha sempre ottenuto risultati straordinari, adattandosi a Paesi, campionati e squadre diversi».

Tornando al tema del closing, secondo quanto riportato da Repubblica, Berlusconi avrebbe concesso altre tre settimane di tempo a Sino-Europe Sports dopo aver incassato la terza caparra 100 milioni, anche se soltanto la metà in contanti.

Dopo i 20 versati a Fininvest la settimana scorsa, ieri mattina è arrivato un nuovo bonifico per altri 30 milioni. I rimanenti 50 milioni (per arrivare ai 100 che Fininvest aveva posto come conditio sine qua non per sottoscrivere un nuovo accordo in esclusiva) sono garantiti da obbligazioni emesse da una società controllata da Yonghong Li, uno dei due uomini d’affari (l’altro è David Han) che si sono lanciati nell’avventura di scalare uno dei più importanti club del calcio europeo.

Il fatto che Fininvest e Sono Europe abbiano firmato un nuovo contratto in esclusiva – continua Repubblica – non significa assolutamente che l’operazione si farà. L’alea rimane sempre alta, e la ragione la stessa degli ultimi mesi: la difficoltà per Sino Europe nel reperire al di fuori della Cina i soldi da mettere sul tavolo della trattativa. Perché quelli raccolti in patria – sostiene Sino Europe – sono stati “congelati” dalle autorità di Pechino dopo l’introduzione di norme più severe per l’espatrio di capitali.