Pier Silvio Berlusconi fa i conti dell'affaire Vivendi: "Mazzata da 100mln nel 2016"

L’affaire Premium ci ha dato una mazzata, ha avuto un impatto di circa 100 milioni sui conti 2016. Ma nel 2017 ci rifaremo”. A fare i conti in tasca al…

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L’affaire Premium ci ha dato una mazzata, ha avuto un impatto di circa 100 milioni sui conti 2016. Ma nel 2017 ci rifaremo”. A fare i conti in tasca al Biscione è l’amministratore delegato di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi, parlando con i giornalisti a margine della presentazione del nuovo accordo di collaborazione tra l’azienda di famiglia e Paolo Bonolis. “L’affaire Premium ci ha dato una mazzata – ha detto – Non sto parlando di perdite ma ha peggiorato i conti di Mediaset di una cifra vicino ai 100 milioni”.

Berlusconi ha poi dettagliato i fattori di questo impatto: “Dalla copertura sulle azioni perché c’era uno scambio di azioni (del 3,5% nell’accordo con Vivendi, ndr) al periodo di interim management di Premium in cui ci hanno fatto comprare e fare accordi su cose che non avremmo fatto, fino al rallentamento della politica commerciale”.

Insomma, la fase di stallo che ha caratterizzato l’attività del Biscione da aprile in poi ha avuto un impatto sui conti non banale per la tutta il broadcaster italiano. Piccola nota non-negativa è il numero degli abbonati di Premium che in questi mesi complicati per il Biscione non sono calati e si confermano “stabili” intorno ai 2 milioni di sottoscrizioni, ha assicurato Berlusconi chiacchierando con i cronisti.

Intanto Berlusconi conferma l’esistenza di “nessuna trattativa con Vivendi, siamo per vie legali: abbiamo subito un danno gravissimo e prima di ogni cosa questo danno deve essere risarcito”. Cologno Monzese resta ferma sulla sua posizione e Berlusconi junior ricorda che il Biscione sta “chiedendo l’esecuzione del contratto ma non stiamo ad aspettare: via Vivendi andiamo per la nostra strada con Mediaset Premium, che nonostante tutto mi sembra che sia ancora al centro degli interessi di vari player, come Telefonica che ha bisogno di contenuti”. Tra l’altro, il figlio del fondatore Silvio conferma la volontà di essere “opportunisti con il calcio”, linea guida già emersa nel corso della presentazione del piano industriale al 2020: “Parteciperemo alle aste con atteggiamento opportunistico: mentre prima avevamo lanciato una sfida bella spinta e difficile, prevarranno i conti e la prudenza”. Spazio aperto, invece, ad una partnership con Tim per conquistare i diritti del pallone da trasmsettere in tv: “Capisco che sia un’ipotesi affascinante”, ha premesso, “tutto è possibile, però con questo non voglio dirvi che c’è un’apertura. Siamo in una fase molto fluida”.