2017, l'anno delle aste: il calendario per i diritti tv tra Champions League e Serie A

Il 2017 che è appena iniziato sarà, per il calcio, soprattutto l’anno dei diritti tv. Ma quando sono le aste per i diritti di Champion League e di serie A?

L’Uefa…

AS Roma - Viktoria Plzen

Il 2017 che è appena iniziato sarà, per il calcio, soprattutto l’anno dei diritti tv. Ma quando sono le aste per i diritti di Champion League e di serie A?

L’Uefa ha da poco ufficializzato che la Champions dal 2018-2019 sarà per l’Italia a quattro squadre. L’asta per il triennio in corso, appannaggio di Premium anche per la prossima stagione, era stata in febbraio. Il Messaggero di oggi riprende i tre momenti principali, con una certezza: si comincia in primavera.

La federazione europea cercherà di valorizzare al massimo il suo prodotto e procederà con aste Paese per Paese. Partendo da quello che potrà fornire il prezzo massimo, cioè l’Inghilterra, dove i diritti televisivi valgono oro grazie alla sopravvalutazione della Premier League.

Ma la primavera è già domani e se Premium ha pagato 660 milioni la vecchia Champions con solo due squadre italiane, quella con il doppio di partecipanti può avvicinarsi al miliardo.

Molti gli antagonisti. Attualmente i diritti sono in capo a Mediaset Premium, a cui si aggiungeranno Sky e Discovery, che sta puntando sullo sport, mentre a questo giro parteciperà anche la Rai, interessata a trasmettere almeno una partita per turno in chiaro.

E il direttore marketing Uefa, Guy-Laurent Epstein, è stato esplicito: per il nuovo pacchetto intende incassare almeno 3,2 miliardi, un terzo in più dell’introito precedente.

Poi c’è l’asta per lo stesso triennio della Serie A, sulla quale è già iniziata la guerra: Premium e Infront, advisor della Lega Calcio, in novembre avevano fatto capire che il procedimento avrebbe potuto attendere che la situazione della pay tv del Biscione si fosse chiarita, suscitando una brusca reazione da parte di Sky.

Di fatto è quasi certo che l’asta per il calcio italiano – che potrebbe slittare a dopo l’estate – seguirà quella per la competizione europea, anche perché il recente annullamento da parte del Tar della multa agli operatori che si erano divisi i diritti dopo le assegnazioni, lascia spazio per trattative a tutto campo.