La Corte di Giustizia Europea dichiara "inammissibile" sospensione break even rule del Fair Play Finanziario

Corte giustizia europea ffp – “La Uefa accoglie con soddisfazione la sentenza della Corte di Giustizia Europea (CGUE) del 16 luglio che ha dichiarato “palesemente inammissibile” la recente richiesta di pronuncia…

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Corte giustizia europea ffp – “La Uefa accoglie con soddisfazione la sentenza della Corte di Giustizia Europea (CGUE) del 16 luglio che ha dichiarato “palesemente inammissibile” la recente richiesta di pronuncia pregiudiziale in merito alla legittimità del Fair Play finanziario da parte del Tribunale di Primo grado di Bruxelles (BCFI)“: comincia così il comunicato pubblicato oggi 22 luglio sul sito della Uefa, in merito al ricorso presentato dal Governo del calcio europeo dopo la decisione del Tribunale della capitale belga di sospendere la break-even rule del Fair Play Finanziario, su richiesta del legale Jean Luis Dupont.

“La Corte di Giustizia Europea ha dichiarato inutile tale richiesta in quanto la corte stessa (del Tribunale di Primo grado di Bruxelles) facendo ciò si era già – nel giugno 2015 – dichiarata incompetente a pronunciarsi sulla fondatezza del cosiddetto ‘Caso Striani’. La Corte di Giustizia Europea ha anche osservato che il giudice nazionale non era stato in grado di fornire le necessarie informazioni per permettere alla CGUE di affrontare le questioni di diritto europeo sulla concorrenza“, prosegue il comunicato.

“La Corte di Giustizia Europea ha così anche avuto la possibilità di esaminare per la prima volta il sistema di fair play finanziario, e ha ritenuto che il ‘Caso Striani’ scoppiato in Belgio non abbia meriti di sorta. La UEFA ritiene che questo sia un risultato logico e ragionevole, e coglie l’opportunità per riaffermare la propria completa fiducia nella legalità del fair play finanziario, ovvero un sistema sostenuto dalla stragrande maggioranza delle parti coinvolte del calcio europeo e che ha, in un breve lasso di tempo, già prodotto risultati reali, concreti e tangibili, al fine di salvaguardare il futuro a lungo termine e la prosperità del calcio europeo. Il fair play finanziario è stato anche sostenuto pubblicamente in più occasioni dalle istituzioni dell’Unione Europea, tra cui il Parlamento Europeo e la Commissione Europea”, conclude la nota della Uefa.

Tra coloro che hanno avevano fatto ricorso contro il FFP ci sono sono tifosi del Manchester City e appassionati del Paris Saint-Germain, nonché l’agente belga Daniel Striani.