Caso 777 Partners: Wander falsificò documento con Paint per dimostrare di avere 8 milioni

Il dettaglio emerge dagli atti giudiziari relativi all’incriminazione per frode e cospirazione nei confronti del manager del fondo statunitense.

Wander documento falso
Josh Wander (Foto: Simone Arveda/Getty Images)

Josh Wander, fondatore del fondo di investimento 777 Partners con sede a Miami, è stato formalmente incriminato negli Stati Uniti con le accuse di frode e cospirazione. Secondo quanto riportato dai procuratori federali di New York, l’imprenditore avrebbe truffato finanziatori e investitori per un totale di quasi 500 milioni di dollari, costruendo negli anni un’immagine di solidità finanziaria che non corrispondeva alla realtà. 

Il punto più eclatante dell’inchiesta – secondo quanto riportato da Bloomberg sulla base degli atti giudiziari – riguarda un episodio emblematico: secondo l’accusa, Wander avrebbe inviato al suo creditore uno screenshot di un conto bancario falsificato con Microsoft Paint, per far sembrare che disponesse di 8 milioni di dollari. In realtà, secondo i documenti depositati in tribunale, la società disponeva di meno di 500.000 dollari in contanti ed era prossima alla bancarotta. 

Negli ultimi anni, 777 Partners era diventata una presenza sempre più visibile nel mondo del calcio europeo, con partecipazioni in sette club: tra questi Hertha Berlino, Genoa, Standard Liegi, Vasco da Gama e Red Star Paris. Nel 2023 il gruppo era inoltre vicino a completare l’acquisizione dell’Everton FC, operazione che avrebbe segnato il definitivo ingresso di Wander tra i grandi proprietari del calcio mondiale. 

Parallelamente, il fondo aveva diversificato le proprie attività in altri settori: dall’aviazione — con Flair Airlines in Canada e Bonza in Australia — al basket britannico, fino all’industria cinematografica, attraverso un investimento nella casa di produzione STX Entertainment (The Irishman, Ferrari). 

Alla base del gruppo vi era l’attività storica nei structured settlements, strumenti finanziari utilizzati per la gestione dei risarcimenti per danni personali. La controllata SuttonPark Capital aveva registrato nel 2020 un utile netto di 184 milioni di dollari, contribuendo a rafforzare la reputazione di solidità di 777 Partners. 

Secondo le indagini, Wander avrebbe però fatto ricorso a documenti falsificati e informazioni ingannevoli per ottenere nuovi finanziamenti e attrarre investitori. Con l’aiuto del direttore finanziario Damien Alfalla, che si è dichiarato colpevole e sta collaborando con le autorità, sarebbero stati creati falsi structured settlements e bilanci alterati per simulare una situazione patrimoniale più favorevole. 

Nel 2024 diversi creditori — tra cui Leadenhall Capital Partners LLP — hanno accusato 777 Partners di aver dato in garanzia gli stessi asset più volte, per un valore complessivo di circa 350 milioni di dollari. L’Alta Corte britannica ha successivamente dichiarato insolvente la filiale del gruppo nel Regno Unito, mentre la compagnia aerea australiana Bonza è stata requisita dai creditori.  

Anche la tentata acquisizione dell’Everton è naufragata. Nonostante un prestito da 200 milioni di dollari concesso al club, la Premier League aveva espresso dubbi sulla provenienza dei fondi e sulla reale solidità del gruppo. L’accordo è definitivamente saltato dopo le prime accuse di frode emerse a livello internazionale. 

Oggi l’impero costruito da Wander è in fase di smantellamento. Diversi ex dipendenti hanno avviato azioni legali per retribuzioni non pagate, mentre lo stesso Wander è comparso davanti al tribunale federale di Manhattan, venendo rilasciato su cauzione per 15 milioni di dollari. 

Oltre al procedimento penale, anche la Securities and Exchange Commission (SEC) ha presentato una denuncia civile contro Wander, Alfalla e il cofondatore Steven Pasko per presunte violazioni delle normative sui titoli. Nel frattempo, il dossier Everton ha trovato una nuova conclusione: il club è stato rilevato a fine 2024 dal miliardario statunitense Daniel Friedkin (proprietario della Roma), che ha garantito la stabilità finanziaria della società e completato il trasferimento nel nuovo stadio all’inizio dell’attuale stagione. 

Il caso 777 Partners solleva interrogativi profondi sulla capacità delle autorità calcistiche europee di verificare la solidità e l’affidabilità dei potenziali proprietari, in un settore che continua ad attrarre capitali internazionali, ma che resta strutturalmente fragile e bisognoso di regole più rigorose.