Stellantis “dimentica” Tavares in Borsa: il titolo torna sopra il valore prima delle dimissioni del CEO

Ma il valore delle azioni del gruppo automobilistico resta in forte calo: da inizio anno hanno perso il 40%.

Stellantis donazione Trump
(Foto: ufficio stampa Stellantis)

Stellantis cerca di superare lo shock provocato dalle dimissioni del CEO Carlos Tavares, almeno sul fronte dei mercati finanziari. A Piazza Affari, il titolo ha proseguito anche oggi nel recupero iniziato nei giorni precedenti, dopo il crollo del -6,3% registrato lunedì, tornando ai livelli di una settimana fa, prima dell’inaspettato addio dell’amministratore delegato.

La performance di oggi da parte del gruppo automobilistico guidato da John Elkann ha infatti visto un rialzo del 3,19%, portando il valore dell’azione a 12,948 euro, rispetto al valore di 11,746 euro per azione di lunedì scorso immediatamente dopo le dimissioni del manager. Tornando, così, anche sopra la quota di 12,536 euro per azione con cui aveva chiuso la scorsa settimana.

Nonostante ciò, la perdita dall’inizio dell’anno resta significativa (-39% circa), evidenziando che i problemi che hanno causato la separazione dal manager portoghese rimangono irrisolti e la crisi del gruppo è ancora da affrontare. Tuttavia, il recente rimbalzo riflette una rinnovata fiducia degli investitori, inizialmente colti di sorpresa dall’annuncio delle dimissioni di Tavares.

In particolare a spingere la fiducia sono state le dichiarazioni dei giorni scorsi del CFO Doug Ostermann, che mercoledì ha confermato le previsioni per il 2024, indicando volumi e maggiore efficienza come elementi fondamentali per una ripresa prevista nel 2025, pur senza fornire obiettivi precisi. Ma, in particolare, gli investitori sarebbero stati convinti soprattutto dalle rassicurazioni relative alla remunerazione degli azionisti.

In generale le borse europee chiudono complessivamente l’ultima seduta della settimana in positivo, anche se i guadagni si sono ridotti verso il finale. Parigi si distingue come la piazza migliore, con il Cac 40 in aumento dell’1,3%, spinto dall’apertura del Partito Socialista francese verso la formazione di un nuovo governo. Milano registra un progresso più contenuto: il Ftse Mib, dopo un rallentamento nel finale, termina con un +0,36%. Più modesta la performance di Francoforte, che chiude a +0,13%, penalizzata dai dati negativi sulla produzione industriale tedesca, in calo dell’1% su base mensile a ottobre (contro un’attesa di +1%) e del 4,5% su base annua. In rosso, invece, Londra (-0,5%) e Madrid (-0,37%).

A Piazza Affari, spicca la performance di Moncler, che chiude la giornata al vertice del listino con un +5%, trainata dai giudizi positivi di alcuni analisti. Bene anche Stellantis (+3,2%) e Campari (+2,7%). Banco Bpm (+0,37%) resta al centro dell’attenzione, tra le speculazioni su un possibile rilancio dell’offerta da parte di Unicredit (-0,6%) e il monito del ministro Matteo Salvini riguardo all’eventuale utilizzo del golden power. In calo, invece, Tenaris (-2,96%) e Bper (-2,84%).