Il Gruppo 24 Ore ha chiuso i primi nove mesi del 2024 con ricavi in crescita dell’1,8% a 151,5 milioni “nonostante un quadro generale ancora incerto, soprattutto a causa dell’imprevedibile evoluzione delle tensioni geo-politiche e delle prospettive di crescita moderate”. Il risultato, si legge in una nota, “è stato ottenuto grazie al continuo sviluppo dei prodotti dell’area Servizi Professionali e Formazione, al buon andamento della raccolta pubblicitaria dell’area Radio, alla crescita dell’Agenzia di stampa Radiocor e dell’area Cultura, nonché alla credibilità, alta qualità e innovazione dei prodotti e dei contenuti offerti dal quotidiano e dalle altre aree del gruppo”.
L’utile netto è di 2,9 milioni (5 milioni a settembre 2023). Al netto di proventi e oneri non ricorrenti, inoltre, “risulta positivo per 1,5 milioni di euro, in miglioramento di 0,4 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2023. Continua anche il miglioramento della posizione finanziaria netta (Pfn) che passa dai -22,2 milioni di fine 2023 ai -9,6 milioni di settembre 2024 (+12,6 milioni). Positiva la Pfn ante Ifrs 16 per 26,1 milioni, in miglioramento di 8,6 milioni dai 17,5 milioni del 31 dicembre 2023.
“Siamo orgogliosi dei risultati di questi primi nove mesi che confermano il percorso virtuoso intrapreso dal gruppo in questi ultimi anni – ha commentato l’amministratice delegata Mirja Cartia d’Asero -. Nonostante un contesto macroeconomico e geopolitico ancora incerto, i ricavi sono in crescita, il risultato netto è positivo, e continua il trend di miglioramento della Posizione finanziaria netta che ha visto una riduzione dell’indebitamento finanziario dell’85% in poco meno di tre anni”.
Nei nove mesi l’Ebitda è positivo per 17,4 milioni di euro, contro i 18,9 milioni di euro dei primi nove mesi del 2023 (-1,5 milioni di euro), “principalmente per il minor contributo dei proventi non ricorrenti che avevano caratterizzato il precedente periodo”. Al netto delle componenti non ricorrenti, l’ebitda adjusted a settembre 2024 è pari a 16,1 milioni di euro, “sostanzialmente in linea” con i 16,2 milioni di euro del 30 settembre 2023. L’Ebit è positivo per 6 milioni di euro dagli 8,8 milioni di euro al 30 settembre 2023 (-2,9 milioni di euro).
Il gruppo rammenta “che il 2023 beneficiava tra l’altro di plusvalenze per 1,2 milioni di euro, principalmente riferibili alle cessioni dei siti produttivi di Carsoli e Milano”. Al netto delle voci non ricorrenti l’ebit adjusted dei primi nove mesi dell’anno risulta pari a 4,6 milioni di euro, rispetto a 5,0 milioni di euro del pari periodo del 2023. Il patrimonio netto, pari a 26,4 milioni di euro, è in aumento di 2,8 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023, quando ammontava a 23,6 milioni di euro.