La Serie A ha confermato la sua spaccatura interna sui temi federali, emersa con forza nella giornata durante l’Assemblea federale chiamata a votare sulla riforma dello statuto FIGC lo scorso lunedì. Nelle votazioni infatti è emersa la spaccatura tra due parti, con otto club che hanno votato contro la proposta di riforma presentata dal presidente FIGC Gravina e chi invece ha scelto di astenersi, andando di fatto contro l’indicazione del presidente di Lega Lorenzo Casini.
Come appreso da Calcio e Finanza, in particolare, gli otto club in questione che hanno votato contro sono:
- Empoli
- Genoa
- Lazio
- Milan
- Monza
- Napoli
- Verona
- Torino
I dodici club che invece si sono astenuti, ponendosi di fatto sulla linea di Gravina, sono i seguenti:
- Atalanta
- Bologna
- Cagliari
- Como
- Fiorentina
- Inter
- Juventus
- Lecce
- Parma
- Roma
- Udinese
- Venezia
Una spaccatura che verrà verificata nei fatti il prossimo 14 novembre, quando è stata convocata una nuova assemblea della Lega Serie A in videoconferenza. All’ordine del giorno c’è solo la voce “temi federali”, ufficialmente, ma la questione riguarderà in particolare la decisione se proseguire o meno con il ricorso sul tema del nuovo statuto federale. Un primo ricorso era stato depositato per far votare durante l’ultima Assemblea FIGC con i nuovi pesi elettorali in base al testo dell’Emendamento Mulé. Ora, tuttavia, i club dovranno decidere se proseguire nello scontro legale mettendo nel mirino in particolare il resto del nuovo statuto. Non è necessario, però, che venga deliberato dall’assemblea: il nuovo statuto nfatti potrebbe anche essere impugnato da un singolo club, che pppotrebbe così muoversi individualmente.