Il progetto di Sala: vendere San Siro per finanziare il piano casa contro il caro affitti

Nei prossimi giorni, il primo cittadino di Milano incontrerà nuovamente Inter e Milan in attesa della valutazione dello stadio e delle aeree limitrofe da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Sala
Giuseppe Sala (Foto: Robert Hradil/Getty Images)

In attesa della valutazione dell’Agenzia delle Entrate per l’impianto Meazza e le aree circostanti del quartiere San Siro, Giuseppe Sala e la sua giunta comunale stanno già pianificando dove destinare gli eventuali introiti derivanti dalla vendita dello stadio a Inter e Milan.

Come riporta l’edizione milanese de Il Corriere della Sera, il primo cittadino avrebbe già deciso che i fondi derivanti da San Siro sarebbero utilizzati per finanziare il Piano Casa messo a punto dal Comune. Incasso che si andrebbe a sommare all’asta da 50 milioni di euro per le quote dei Fondi immobiliari I e II. Se entrambe le operazioni avranno successo, il capitale iniziale del Piano Casa sarà compreso tra 200 e 250 milioni di euro. E la conferma è arrivata direttamente da Sala: «Mi piacerebbe molto poter utilizzare i fondi derivanti dalla cessione dello stadio di San Siro e delle aree limitrofe per finanziare il Piano Casa».

Nei prossimi giorni, a meno di cambiamenti dell’ultima ora, il sindaco incontrerà nuovamente Inter e Milan. Anche se la valutazione ufficiale dell’Agenzia delle Entrate non è ancora arrivata, Palazzo Marino intende spiegare ai club i criteri utilizzati per stabilire il prezzo finale. «Vogliamo garantire trasparenza sui criteri adottati – ha spiegato Sala –. Il mio auspicio è che le società accettino il valore stabilito dall’Agenzia delle Entrate, e sarà più facile farlo se comprendono come questo valore è stato determinato».

Sala ha poi aggiunto: «Abbiamo anche i nostri immobili, terreni e diritti. Possiamo presentare un’offerta interessante, che dovrebbe integrarsi con una partnership con quei costruttori che già operano nel settore dell’edilizia residenziale sociale. A Milano ce ne sono molti. Guido Bardelli? Il suo incarico è quello di definire la nostra dotazione e stabilire le regole per collaborare con gli operatori del settore».